Il progetto di riorganizzazione del servizio di emergenza 118 messo a punto dall’ASL di Benevento e presentato ieri ai sindaci, all’organismo paritetico e ai sindacati, ha lasciato un pò tutti perplessi.
Sei auto mediche e 11 ambulanze demedicalizzate per coprire tutto il territorio della provincia di Benevento, è questa la nuova linea dettata dal DG Gennaro Volpe, con un taglio che ha interessato anche la postazione di San Giorgio del Sannio.
Ad intervenire sulla riorganizzazione, ed in particolare sulla questione San Giorgio del Sannio, Maurizio Bocchino, ex vice-sindaco e rappresentante dell’associazione “Uniti per San Giorgio“
“Alla luce del riordino del servizio di emergenza territoriale della ASL di Benevento non si capisce come si possa essere soddisfatti per quanto deciso con particolare riferimento ai cittadini di San Giorgio Del Sannio ed anche dei comuni limitrofi, che ricordiamo raccolgono tra i 15.000 ed i 20.000 abitanti.
Si pone in evidenza che data la circostanza di una sola ambulanza rianimativa con medico a bordo per tutta la provincia di Benevento, l’unica possibilità di avere la presenza di un medico in caso di codice rosso è quella di sperare nell’intervento del medico a bordo di auto medica che già deve servire l’intera città di Benevento, dal momento che l’ambulanza presente presso il distretto sanitario di San Giorgio Del Sannio sarà demedicalizzata come tutte le altre.
Data la evidenza che gli infermieri a bordo delle ambulanze non possono somministrare farmaci ai pazienti, ci si chiede cosa succederà nel caso in cui l’auto medica dovesse tardare o addirittura non dovesse riuscire ad intervenire perché impegnata in altro soccorso. Tutto questo senza nulla togliere alla categoria degli infermieri, capaci e preparati, ma costoro si troverebbero in gravi difficoltà dinanzi a situazioni di emergenza grave.
Sulla carenza di personale – Ebbene la carenza di personale medico non giustifica alcune scelte e, ovviamente, la posizione corretta è quella dell’Ordine dei Medici, contraria alle ambulanze senza medico perché le competenze non sono trasmissibili agli infermieri.
Alla luce della riduzione del personale medico, invece delle auto mediche non sarebbe stato meglio individuare delle macro-aree e al posto di sei auto mediche medicalizzare sei ambulanze?
La proposta di Bocchino – Ad esempio, si potrebbe fare riferimento ai 4 Distretti sanitari (San Giorgio del Sannio, Montesarchio, Telese, Alto Sannio-Fortore) e a quello di Benevento, che data la densità demografica potrebbe avere 2 ambulanze medicalizzate. Ma è un esempio, invece si è fatto “mal comune, mezzo gaudio”.
Si auspica che per il futuro si continuino a mettere in atto tutte le misure finalizzate all’aumento del numero dei medici dedicati al servizio dell’emergenza territoriale, anche se probabilmente andava già fatto negli anni addietro, essendoci già molti medici in età prossima al pensionamento. Ci si dovrebbe chiedere perché non si è guardato al futuro.”