Riceviamo e pubblichiamo una nota stampa a firma di Costantino Fortunato, Patrizia Mennillo, Giuseppe Solla e Maria Romanello.
“Alcune comete sono visibili dalla Terra ogni settantotto anni, altre impiegano solo un lustro, ovvero cinque anni. E’ così che la cometa D’Afflitto, nel giorno della domenica delle Palme, tramite social, informa i cittadini di Morcone della sua candidatura alle prossime amministrative con affermazioni, a giudizio degli scriventi, infelici e inopportune. Da una donna con un trascorso molto ”vicina alla dottrina religiosa” non ci saremmo aspettati un attacco tanto arrogante, offensivo e presuntuoso, nei riguardi dei cittadini morconesi che non sostennero la sua candidatura alle amministrative del 2018. Sarebbe interessante capire secondo quale principio cristiano, la D’Afflitto ha stabilito chi sono i cittadini che appartengono alla “parte sana del paese” e chi a “quella malsana”: un dualismo tra il bene e il male, con lei al centro a sentenziare. Oggi ricompare, dichiara di metterci la faccia “tosta” e scende in campo reggendo tra le mani la bilancia della giustizia, parla di vero, di falso e di trasformismo politico dimenticando i suoi trascorsi. Giova ricordarle, che alle amministrative del 2008 e a quelle del 2013, per due mandati consecutivi, la D’Afflitto fu assessore e vicesindaco con Costantino Fortunato, fino a quando non fu cacciata dalla compagine politica.
Cambiando casacca, nell’anno 2018 “offrì” la sua candidatura all’attuale amministrazione, fu nominata vicesindaco dopodiché si dileguava dalla scena politica locale, proprio come fanno le comete, abbandonando le problematiche del suo caro e amato paese. Fece bottino di voti, elargendo promesse elettorali e scomparve, per riproporsi oggi agli stessi cittadini che aveva abbandonato: da noi ciò si chiama opportunismo. La sua vita politica si è connota di balzelli tra la componente parlamentare di destra e quella di centro, raccogliendone, a suo dire, i migliori valori, la parte “sana e vitale” e con umiltà se ne fa custode a sostegno e difesa della “posta in gioco”, tale da sentirsi obbligata a scendere in campo per “un intervento di salute pubblica”. Scusate se è poco!! Bando alle ciance, non intendiamo entrare in polemiche sterili, ma se provocati, risponderemo con fermezza agli attacchi vili e offensivi che affondano e deteriorano la politica locale, già da un quinquennio”.