“Come consigliere provinciale e comunale di Benevento sento il dovere di segnalare il rischio, più che concreto, di veder irrimediabilmente persi gli ingentissimi fondi per l’edilizia scolastica messi a disposizione per il Sannio. Parliamo di ben 41 milioni di euro che avrebbero potuto, e purtroppo solo in parte potrebbero ancora, essere utilizzati per sanare una piaga che affligge da tempo immemorabile la nostra provincia: l’inadeguatezza delle strutture scolastiche sia in termini strutturali che funzionali”.
Così Raffaele De Longis, esponente del Partito Democratico.
“Durante i due anni di pandemia, – prosegue – si sarebbe potuto profittare delle chiusure imposte dallo stato di emergenza per adottare soluzioni a problemi decennali, o almeno per poterne progettare l’attuazione. Ciò non è accaduto, con grave danno per le nostre giovani generazioni come testimoniano i dati sull’abbandono scolastico e sul divario tra il nostro sistema di istruzione e quello delle altre aree del Paese”.
“Evidentemente, – chiarisce il consigliere provinciale e comunale – non può essere l’attuale vertice della Rocca, insediatosi da poche settimane, a dover rispondere della lentezza che sta caratterizzando la procedura di aggiudicazione e utilizzazione dei fondi. A fornire spiegazioni dovrebbero essere il suo predecessore, il presidente Di Maria, e il suo leader Clemente Mastella, sindaco di Benevento e il cui silenzio su questa vicenda è grave e inspiegabile. Così come merita una sottolineatura l’inerzia di alcuni primi cittadini che fanno riferimento a quell’area politica, a cominciare dalla fascia tricolore di San Bartolomeo in Galdo, addirittura premiato con la nomina a segretario provinciale del partito”.
“Tornando agli investimenti e per entrare nello specifico, – aggiunge De Longis – nel Capoluogo già sono andati persi i 3 milioni dell’istituto Lucarelli e i 4,2 milioni utili alla costruzione di nuove aule per il Galilei. A forte rischio – perché si avvicinano le scadenze dei termini utili a completare l’iter – sono quelli per il Convitto Giannone (2 milioni), il liceo Giannone (2,8 milioni), ancora il Lucarelli (4,9 milioni), il Palmieri (3,5 milioni), l’istituto agrario Vetrone (3,3 milioni), il Rampone (1,5 milioni), il Guacci (1,5 milioni), l’Ipsar “Le Streghe” (7 milioni). Quanto al territorio provinciale, il pericolo è che vadano in fumo i finanziamenti per l’istituto A.M de’ Liguori di Sant’Agata dei Goti (2 milioni), Guardia Sanframondi (1,4 milioni) per l’istituto comprensivo di San Bartolomeo in Galdo (2 milioni) e per l’istituto Aldo Moro di Montesarchio (3,1 milioni)”.
“Come detto, – continua l’esponente Dem – parliamo di 41 milioni di euro. Una cifra enorme che avrebbe potuto cambiare (e solo in parte è ancora possibile) il volto del nostro patrimonio edilizio-scolastico. Né si venga a dire che è conseguenza della scarsa dotazione di personale alla Rocca perché tutto il pubblico, e da anni ormai, lavora sotto organico. La verità è che la macchina della Provincia con il presidente Ricci funzionava, poi con Di Maria la musica è cambiata. In peggio. E ciò preoccupa non poco considerate le ormai prossime scadenze del Pnrr. Ma sul punto – conclude De Longis – come gruppo Pd alla Rocca organizzeremo a breve una conferenza stampa”.