Durazzano (Bn) – Tutto in 90′, domenica il clou del girone A di Terza Categoria si gioca a Durazzano. Si affrontano la prima della classe e il San Giorgio del Sannio, le due antagoniste pronte al salto. Una classifica che recita: Durazzano primo con 45 punti e oro-nero secondi con 5 punti di recuperare, a due sole giornate dalla conclusione.
“C’è fibrillazione per quella che è la gara di cartello a tutti gli effetti – così comincia Stefan Di Nuzzo, presidente del Durazzano. Si affrontano le due realtà protagoniste di questo torneo, ma soprattutto due formazioni che hanno una storia pesante. E ci arriviamo dopo quanto accaduto a Limatola, una gara che ci ha dato la consapevolezza dei nostri mezzi, vinta alla fine dopo qualche vicissitudine che avrebbe potuto condizionare il tutto. Abbiamo dimostrato coesione”.
Pochi calcoli da fare per la formazione durazzanese, pochi anche per il San Giorgio.
“Siamo consapevoli che un successo chiuderebbe ogni discorso, una sconfitta ci potrebbe mettere pressione e costringerci a dover vincere per forza da qui alla fine. Ma quello che speriamo, in primis, è che sia una giornata di sport e che ci sia tanta gente ad aiutarci. Affrontiamo una società che merita tanti applausi per la forza e per l’organizzazione dimostrata, superiore anche alla categoria. Merita applausi il presidente Campana per quanto sta facendo”.
Di Nuzzo, un presidente giovane ma allo stesso tempo navigato nel mondo del calcio dilettantistico. Uno che non ha mollato, anzi. Ha avuto il coraggio di continuare il discorso calcio, pur dovendo abbandonare l’idea di fare la Prima categoria. Due passi indietro.
“A 32 anni mi sento orgoglioso di essere arrivato già a questo punto. Non è stato facile, in estate ho preso in mano la situazione in mezzo al disinteresse generale. Mi sono appoggiato all’esperienza vissuta di fianco a Sandro Crisci, il presidente dell’Alba Durazzano, e da lui ho imparato tantissime cose. Vanno ringraziati i ragazzi, il giusto mix di esperienza e freschezza. Loro stanno provando a scrivere questa storia. Con l’auspicio che possa essere l’inizio di un cammino di rinascita per l’intera Durazzano. A partire dal terreno di gioco, il primo biglietto da visita per accogliere i futuri calciatori del luogo e dei paesi limitrofi”.