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Il Consiglio Comunale di Dugenta, nella seduta dello scorso 4 aprile, ha approvato all’unanimità la proposta di delibera che chiede la fuoriuscita del territorio comunale dal vincolo paesaggistico legato al gruppo montuoso del Taburno, riconosciuto con Decreto Ministeriale del 1985. Un risultato ottenuto anche grazie al lavoro del gruppo consiliare di minoranza “Obiettivo Comune”, che aveva sollecitato formalmente l’avvio del procedimento già nel 2024.

Si tratta di un passaggio importante, che come gruppo di minoranza abbiamo contribuito a promuovere con determinazione, sin dalla richiesta di convocazione del Consiglio presentata ad agosto 2024”, dichiara il capogruppo Alfonso Di Cerbo.

Quando si tratta di temi che riguardano la collettività e gli interessi concreti della nostra comunità, è un dovere – prima ancora che una scelta – agire con spirito di condivisione – aggiunge Di Cerbo. Abbiamo ritenuto, tutti insieme, che non sussistano più i criteri per mantenere su Dugenta un vincolo così stringente, che negli anni ha finito per penalizzare lo sviluppo edilizio e produttivo, senza un reale beneficio in termini di tutela ambientale.

Con questa deliberazione, apriamo una nuova fase per Dugenta, fondata su un’idea di sviluppo sostenibile ma libera da vincoli che non rispecchiano più la morfologia e la realtà del nostro territorio.”

Ringrazio Francesco Maria Rubano, deputato di Forza Italia, per l’impegno costante profuso da 2 anni a questa parte per aver rappresentato le ragioni dei cittadini di Dugenta in ogni sede. Fu un suo impegno assunto a Dugenta in campagna elettorale delle Politiche del 2022 e gli riconosco, insieme a tanti amici, di aver messo in campo, dal giorno dopo il suo insediamento ogni azione utile per portare in sede parlamentare e di governo questa problematica che, finalmente, dopo decenni, viene alla luce. La delibera, adottata nella seduta del 4 aprile 2025, sarà ora trasmessa alle autorità competenti – Ministero della Cultura e Regione Campania – per l’avvio dell’iter di riperimetrazione”, ha concluso Di Cerbo.