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Benevento – Tornano in città i Longobardi. La nuova invasione è fissata per il 10 e l’11 settembre con acquartieramento delle truppe presso il Teatro Romano.

L’appuntamento è stato definito oggi nel corso di una Conferenza Stampa presso la struttura monumentale del quartiere Triggio a cura di Benevento Longobarda, l’Associazione impegnata in rievocazione storiche che da anni ha riportato nelle piazze e nelle strade di Benevento e di molti centri l’epopea di una dominazione che si è sviluppata per cinque secoli tra il 570 e il 1070. 

L’Associazione presenterà una performance dal titolo: “Il primo Duca” fino alla fondazione del Ducato. Secondo il consolidato format delle ricostruzioni longobarda saranno circa 90 gli uomini e le donne impegnati nel ricreare l’epoca longobarda in costume e con le copie delle armi del tempo. Conferenza stampa di presentazione questa mattina presso il Teatro Romano alla presenza dell’ideatore della rievocazione, Alessio Fragnito, il già direttore del Teatro Romano, Ferdinando Creta e i responsabili della Solot Antonio Intorcia e Michelangelo Fetto.

Fragnito ha spiegato: “Tratteremo diverse tematiche soffermandoci poi sugli  eventi politici e battaglie decisive che portarono alla formazione del ducato di Benevento. Quindi dalle guerre greco gotiche per attraversare la storia d’Italia e di Europa. Metteremo in scena la battaglia dei Longobardi per arrivare alla battaglia fondamentale tra Baduario e i longobardi” . Per la drammatizzazione l’Associazione si è avvalsa  della collaborazione della Solot: “E’ una nuova frontiera della rievocazione storica. in Italia ancora non si riesce a fare questo connubio  noi ci proviamo speriamo che il risultato sia soddisfacente. E’ un documentario dal vivo. Noi cercheremo di essere fedeli più possibile alla storia”.

Michelangelo Fetto della Solot ha detto: “C’è stata sempre ammirazione nei confronti di questa associazione. ha saputo valorizzare sia dal punto di vista storico e il nostro passato. Questo è un presupposto fondamentale e per far capire ai giovani cosa siamo diventati” . Infine il direttore Creta salutando gli ospiti ha voluto sottolineare l’opera meritoria che Fragnito pone ogni anno nella rievocazione della storia