Nella mattina di ieri, all’interno del carcere di Benevento, si è scatenata una
vera e propria protesta che ha coinvolto decine di detenuti che hanno impegnato gli
uomini della Polizia penitenziaria per ristabilire l’ordine.
“Tutto ha avuto inizio dalla richiesta di un detenuto appartenente al circuito Alta
Sicurezza di recarsi a visita medica per una perdita ematica dal naso; inviato dal
medico presente in istituto, per futili motivi instaurava un’energica discussione
rifiutando poi la visita medica e, nel fare rientro presso la sezione detentiva dov’è
ristretto, fomentava gli altri detenuti ubicati nella sezione a regime aperto facendosi
promotore di una protesta – inizia così il racconto dei fatti del Coordinatore Nazionale
SiNAPPe Fernando Mastrocinque- le reazioni non si sono fatte attendere, altri
ristretti hanno manifestato la volontà di recarsi a visita medica così, aperto lo
sbarramento per consentire ad uno di essi di recarsi in infermeria, coalizzatisi e armati
di bastoni e mazze, tutti i ristretti si proiettavano verso la rotonda del piano iniziando
a creare distruzione”.
“Immediatamente – continua il Coordinatore Nazionale SiNAPPe – il personale di Polizia penitenziaria si è attivato per dare l’allarme e chiedere supporto; altro appartenenti al Corpo accorreva ma uno di essi alla vista di altri due agenti inveiva verbalmente nei loro confronti e per non farli accedere nell’area dove si stavano verificando i disordini, armato con una mazza, colpiva violentemente il vetro posto nella porta di accesso facendo si che le schegge arrivassero indosso ai Poliziotti accorsi, i quali, colpiti dalle schegge al volto ed agli
occhi, venivano immediatamente condotti al pronto soccorso dell’Ospedale San Pio di
Benevento.
“La situazione – prosegue il Coordinatore Nazionale SiNAPPe – è drammatica, il personale libero del servizio è stato contattato per intervenire a supporto dei presenti, si è reso necessario il supporto dei Carabinieri che stanno presidiando l’area esterna del Penitenziario. Ancora una rivolta, ancora aggressioni, ancora disordini all’interno del
penitenziario Sannita che solo pochi giorni addietro è stato teatro di ulteriori
aggressioni ai danni della Polizia penitenziaria, ormai da tempo, troppo tempo, la
situazione è giunta al limite!”
“Quello che oggi è sotto gli occhi di tutti, lungi dall’apparire un episodio isolato;
Più volte questa O.S. ha evidenziato la necessità di rivedere la gestione dei detenuti che,
sempre più spesso, si rendono responsabili di vili aggressioni!
E’ necessario intraprendere azioni rivolte alla tutela del personale che, da troppo
tempo, nutre forti preoccupazioni per la loro incolumità a causa delle continue
aggressioni verbali e fisiche. Ormai anche le più semplici regole del vivere civile sono
venute meno, le condizioni lavorative sono assolutamente precarie, cosa possa
accadere ai Poliziotti Penitenziari durante il loro servizio è ormai lasciato al caso ed il
rischio per la loro incolumità è più che mai attuale e concreto, basta con la politica del
tollerare!” ha continuato il portavoce del SiNAPPe, Fernando MASTROCINQUE.
“La situazione è allarmante, la rivolta è ancora in atto e attendiamo
rassicurazioni su quel personale che pare sia trattenuto in ostaggio dai facinorosi.”