Tempo di lettura: 2 minuti

Tanto tuonò che piovve. Prima breccia nel muro dell’incomunicabilità che negli ultimi mesi ha segnato le distanze tra Clemente Mastella e il Partito Democratico. A rompere le ostilità, con una intervista rilasciata al Corriere del Mezzogiorno, è stato il segretario provinciale del Pd napoletano Marco Sarracino.

Mastella è stato uno dei protagonisti, con noi, della vittoria del sindaco Manfredi. Trovo giusto che partecipi alla costruzione di un campo alternativo alle destre” – queste le parole con cui l’esponente Dem partenopeo ha confermato di aver ricevuto, nelle scorse ore, una telefonata da palazzo Mosti. Dall’altro capo del telefono, ca va sans dire, proprio Clemente Mastella.

Per essere chiari: le avesse pronunciate un esponente vicino al governatore De Luca il virgolettato sarebbe già nel cestino. Non per il merito delle considerazioni, ci mancherebbe, ma perché prive di un carattere fondamentale per una notizia, quello della novità. L’elemento di rottura, infatti, risiede nell’interlocutore.

Sarracino è uno dei punti di riferimento, in Campania, del ministro del Lavoro Andrea Orlando. Lo stesso Andrea Orlando che a Benevento ha sostenuto senza tentennamenti la scelta del Partito Democratico di schierarsi contro Clemente Mastella alle amministrative dello scorso autunno. A dare forza alla scelta dei dem sanniti, si ricorderà, fu proprio la vicinanza dei vertici nazionali del partito. Un atteggiamento che indispettì e non poco lo stesso primo cittadino che reagì con veemenza alla discesa nel Sannio di Enrico Letta.

L’interrogativo, dunque, è d’obbligo. A Benevento nulla è cambiato rispetto a otto mesi fa, con il Pd che resta all’opposizione di Mastella e avversario di ‘Noi di Centro’.

Ma a Roma?