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“Sulla sanità dal centrodestra mentono sapendo di mentire. E così, di fronte ad una manovra di bilancio fatta tutta a debito sulle spalle delle generazioni più giovani e che taglia sanità, servizi e scuola, arriva puntuale il comunicato dell’onorevole Rubano che annuncia in pompa magna lo stanziamento di 136 miliardi per la sanità. Sembra la scena epica del film Così parlò Bellavista “O’ anema do’ priatorio”. ” E’ quanto dichiara Antonella Pepe, membro della Direzione nazionale del Partito democratico, in merito alle risorse previste per la sanità nella manovra di bilancio. 

“Peccato che i numeri andrebbero letti, ma qui capisco che lo sforzo è più complesso per chi è abituato alla propaganda. Non solo, infatti, queste risorse non bastano, ma se si considera l’aumento dei prezzi, dei costi energetici, dell’inflazione, si registra un calo della spesa sanitaria di oltre il 4%. Insomma, oltre a tornare indietro, non si mette in campo nessuna misura strutturale.” “Nel dettaglio – continua Pepe – “si prevedono 3 miliardi per l’abbattimento delle liste d’attesa da sostenere con la detassazione degli straordinari e i premi per il personale sanitario ed il superamento del tetto di spesa per la sanità convenzionata. Tradotto in parole povere, vuol dire una cosa molto semplice: nessuna nuova assunzione di medici ed infermieri, in un Paese in cui vi è già un enorme carenza e dove il personale è sottoposto a turni massacranti, e, di conseguenza, soldi usati per ingrassare la sanità privata, a danno delle strutture e della sanità pubblica.

Una strategia miope ed inadeguata che non risolve nessun problema e a cui si aggiunge anche la beffa, se si pensa che nelle modifiche al PNRR proposte da questo governo sono stati tagliati circa 500 tra ospedali e case di comunità.”

“Infine – conclude Antonella Pepe – fa specie vedere i rappresentanti del centrodestra fare le passerelle davanti agli ospedali. La Regione Campania riceve ogni anno 250-300 milioni in meno rispetto alla media nazionale. Per capirci 40 euro pro capite in meno rispetto ad un cittadino del Veneto e della Lombardia. E questo a causa del criterio anagrafico (la Campania è la regione più giovane di Italia) usato nel riparto del fondo sanitario. Con quelle risorse si potrebbe assumere, migliorare le strutture pubbliche e offrire maggiori servizi ai cittadini.
Se ieri potevano dire che era colpa degli altri, dopo oltre un anno di governo, sarebbe il caso di smetterla con la propaganda ed iniziare a dare qualche risposta. Ma anche stavolta, come per i fondi PNRR, temo si tratti di un miraggio dal momento che la Presidente Meloni ha “blindato” la manovra impedendo al parlamento di svolgere il proprio ruolo”.

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