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Ultimo dell’anno movimentato alla Provincia di Benevento, dove si è tenuto il Consiglio Provinciale in seconda convocazione, dopo che i componenti dei gruppi consiliari di Forza Italia, Fratelli d’Italia e Partito Democratico hanno disertato la seduta del 30 dicembre, facendo venir meno il numero legale. 

Un dato che, dal punto di vista politico, mette a nudo le difficoltà in cui versa la maggioranza mastelliana ed il presidente Nino Lombardi, dopo l’addio di Carmine Agostinelli. Il sindaco di San Bartolomeo in Galdo, con il passaggio in Fratelli d’Italia, ha sovvertito l’equilibrio consiliare, nonostante l’invito a più riprese di Clemente Mastella ad assumere un atteggiamento coerente rispetto al corpo elettorale che l’aveva eletto. 

La discussione, calda negli interventi dei vari consiglieri, si è soffermata in particolar modo sul DUP, il Documento Unico Programmatico propedeutico all’approvazione del Bilancio di Previsione. 

La votazione, condizionata sicuramente dall’assenza per questioni personali del consigliere del Partito Democratico, Raffaele De Longis, sarà un sostanziale pareggio con i cinque consiglieri di opposizione Vincenzo Fuschini e Anna Iachetta di Forza Italia, Carmine Agostinelli e Gaetano Mauriello di Fratelli d’Italia, Giuseppe Ruggiero del Partito Democratico che votano contro l’approvazione del DUP. 

Sul fronte maggioranza invece, a sostegno del presidente Nino Lombardi i fedelissimi Nascenzio Iannace, Antonio Capuano, Umberto Panunzio e Alfonso Ciervo. Un 5 a 5, che sa di sfiducia verso l’attuale gestione politica, seppur l’attuale Legge Delrio non prevede  la sfiducia dal punto di vista amministrativo. 

Critico nel suo intervento il consigliere del Partito Democratico, Giuseppe Ruggiero: “Siamo a dieci anni dall’introduzione di questa norma che elegge il consiglio provinciale ed il presidente in modo separato. Una norma che abbia ormai trovato il suo tempo, dimostrazione è ciò che accade quest’oggi in questa sede. Una legge che ha esaurito la sua funzione, con una disaffezione rispetto all’ente sul territorio. Mai una norma aveva così sminuito la volontà popolare, così come ha fatto questa norma. Oggi abbiamo una Provincia che è stata effettivamente trasformata in un ‘commissariamento tecnocratico’, ritrovandoci a discutere della programmazione per il 2025 con un equilibrio precario, se non una parità nella composizione dell’assise. L’interrogativo è sul qual è il vero ruolo del Consiglio provinciale. Ci ritroviamo ad approvare un DUP dove nessuno dei consiglieri qui presenti ha potuto proporre degli emendamenti. Un atto che sicuramente è propedeutico al Bilancio di Previsione, quindi andrebbe discusso in forma condiviso.”

Ruggiero poi ha chiosato: “Il mio è un voto contrario al DUP. I consiglieri provinciali non possono essere considerati solo dei ratificatori degli atti della maggioranza. Noi come Partito Democratico non siamo stati coinvolti e ne prendiamo atto”. 

Agostinelli nell’affermare la scelta di voto di Fratelli d’Italia, invita al rinvio della discussione dopo aver condiviso la discussione sul DUP: “Il mio intervento è teso a sottolineare quanto già affermava il consigliere Mauriello e approfondire la posizione di Fratelli d’Italia. Abbiamo chiesto, sin dal 29 ottobre ossia l’ultimo consiglio provinciale, l’istituzione di un punto di confronto che coinvolgesse tutte le forze politiche presenti all’interno del consiglio provinciale. Un tavolo per ridare proprio spazio alle forze politiche presenti all’interno dell’assise, affinchè si potesse andare oltre la ‘capestre’ Legge Delrio. Un’esigenza che, oggi, visti i numeri dell’assise, è ancora più una priorità. Oggi viviamo uno dei momenti più rilevanti di questa assise da quando vige la Delrio”.

Poi l’invito al Presidente Lombardi: “Non può dirci che dovevamo partecipare alla capigruppo o alle commissioni consiliari, quando lei stesso è consapevole che si trattava di un puro atto formale di ratifica. Noi chiediamo una partecipazione ampia ed una costruzione condivisa dei vari atti amministrativi che questo consiglio è tenuto a votare”. 

Vincenzo Fuschini, ha ribadito la contrarietà del gruppo di Forza Italia: “E’ una crisi non solo amministrativa ma anche politica. Il Presidente non dispone più di una maggioranza, è un dato di fatto. Sin da ottobre stiamo vivendo questa situazione e come Forza Italia abbiamo richiesto più volte un cambio di passo ed un confronto istituzionale serio. Proposte mai accolte e ne tantomeno prese in considerazione. Il governo a trazione Palazzo Mosti sta creando delle vere e proprie difficoltà. Il Consiglio provinciale è esautorato e svuotato di qualsiasi ruolo e qualsiasi funzionalità. Le ‘partecipate’ sono effettivamente uno strumento per la distribuzione di incarichi agli amici. Non vi è un criterio chiaro ed oggettivo sulla distribuzione dei fondi. Per Forza Italia non è più accettabile proseguire con logiche che seguono solo interessi di parte o personali”. 

Poi l’invito alle dimissioni: Presidente, lei oggi ha due scelte: rassegnare le dimissioni o convocare un’assemblea dei sindaci per un cambio di passo che segua a tutti gli effetti un criterio di condivisione e partecipazione”.

Per la maggioranza la replica affidata a Capuano: “Un atteggiamento alquanto strano da parte dei consiglieri di opposizioni, sentire certi discorsi è assurdo. Voi non avete mai partecipato a nessuna riunione che potesse portare a compimento ciò che oggi ci troviamo ad approvare. E’ solo un cambio numerico, non un cambio di maggioranza. Abbiamo invertito dei numeri non le scelte politiche che restano in seno alla maggioranza. Il DUP che oggi stiamo analizzando altro non è che figlio del Bilancio approvato dal consigliere Agostinelli, quando aveva la delega al Bilancio. L’azione messa in essere con l’assenza nella prima seduta, e la presenza odierna, non riesco a comprenderla. Avete voluto riempire qualche pagina di giornale per mostrare la vostra presenza in provincia, proiettati alla ‘sindrome di Palazzo Mosti’. 

Iannace respinge al mittente la richiesta di dimissioni, accusando il sindaco di San Bartolomeo in Galdo: “Se Forza Italia vuole le dimissioni, deve chiederle al consigliere Agostinelli. E’ lui il vero responsabile di questa crisi politica. Eletto nelle nostre liste poi è passato all’opposizione”. 

Le conclusioni sul DUP affidate al presidente Nino Lombardi: “Il nostro legislatore ha pensato che questa istituzione intermedia non fosse quella più vicina ai comuni, ne ha svuotato le funzioni forse con l’obiettivo di abolirle totalmente. Se parliamo di DUP, ha una visione pluriennale, quello del 2025 non è diverso da quello deliberato nel 2024, quando le competenze della provincia sono principalmente la viabilità e l’edilizia scolastica. Abbiamo intercettato fondi anche per quanto riguarda la cultura ed altri aspetti. Tutto ciò dovrebbe inorgoglirci, affinchè possa generare una vera e propria ricaduta sul nostro territorio. Oggi siamo qui a discutere il DUP, in un’assise che qualcuno la giustifica per cambio numerico, chi per interessi politici, io personalmente azzardo una diagnosi: il percorso è già condiviso rispetto a quello che abbiamo fatto fin ora. Siamo alla vigilia di competizioni elettorali, alcuni partiti hanno blaterato cose assurde in questi giorni”.

Poi l’accusa a Forza Italia e Fratelli d’Italia: “Uno farà il presidente della Provincia, non serve dimenarvi, i leader vi invitano ad ‘assalire la Rocca dei Rettori’, ma non sapete nemmeno quali saranno gli schieramenti con cui ci si presenterà al prossimo appuntamento elettorale”. 

Dopo oltre due ore di discussione, con 5 voti favorevoli e 5 voti contrari il DUP non è approvato. 

Il consiglio provinciale prosegue con la discussione sui punti all’ordine del giorno:

  1. Razionalizzazione periodica delle partecipazioni pubbliche ex art.20 del D.Lgs 19 agosto 2016, n.175 in combinato disposto con il D.Lgs 201/2022 “Riordino della disciplina dei servizi pubblici locali di rilevanza economica”. Stato di attuazione al 31.12.2023. Determinazioni.
  2. Lavori di riqualificazione e adeguamento funzionale del piano viabile del collegamento SSV Caianello – Benevento – SP ex 372 Paupisi. Occupazione terreno in proprietà Stanzione Carmela. Acquisizione coatta sanante ex art. 42bis del DPR n. 327/2001 (TU Espropri).   Riconoscimento debito fuori bilancio ai sensi dell’art. 194 co. 1, lett. d) del Dlgsvo n. 267/2000, per l’importo complessivo di € 13.293,75.
  3. Riconoscimento debiti fuori bilancio derivanti da sentenze esecutive ai sensi dell`art. 194, comma 1, lett. a) del D.Lgs. n. 267/2000 relative a sinistri derivanti da “insidie stradali” (partite debitorie n. 67 – 68 – 69 – 72 – 73 – 74 – 75 – 76/2024).
  4. Riconoscimento debiti fuori bilancio derivanti da sentenze esecutive ai sensi dell`art. 194, comma 1, lett. a) del D. Lgs. 267/2000 relative a sinistri derivanti da “insidie stradali” (partite debitorie n. 63 – 64/2024).
  5. Riconoscimento debiti fuori bilancio derivanti da sentenze esecutive ai sensi dell`art. 194, comma 1, lett. a) del D. Lgs. 267/2000 relative a sinistri derivanti da “insidie stradali” (partite debitorie n. 55 – 56 – 57 – 58 – 59 – 60 – 61 – 62/2024).
  6. Riconoscimento debiti fuori bilancio derivanti da sentenze esecutive ai sensi dell`art.194, comma 1, lett. A) del D. Lgs. 267/2000.
  7. Riconoscimento debiti fuori bilancio derivanti da sentenze esecutive ai sensi dell`art. 194, comma 1, lett. a) del D. Lgs. 267/2000 relative a sinistri derivanti da “insidie stradali” (partite debitorie n. 55 – 56 – 57 – 58 – 59 – 60 – 61 – 62/2024).
  8. Riconoscimento debiti fuori bilancio derivanti da sentenze esecutive ai sensi dell`art.194, comma 1, lett. A) del D. Lgs. 267/2000.
  9. Compensi professionali avv.to G.F. Riconoscimento debito fuori bilancio, ai sensi dell’art. 194 del Dlgsvo n. 267/2000 lett.a).

All’atto della votazione è da registrare l’astensione dei consiglieri provinciali di opposizione Ruggiero, Fuschini, Iachetta, Agostinelli e Mauriello, con conseguente approvazione con il voto favorevoli Lombardi, Ciervo, Capuano, Panunzio e Iannace.  

Dopo il rinvio della discussione dei punti all’ordine del giorno relativi alla nomina delle Sottocommissioni elettorali, il dibattito torna a riscaldarsi per l’ultimo punto, il piano di programma dell’Azienda Speciale ASEA per il biennio 2025/2027

L’Azienda Speciale ASEA che si occupa della manutenzione dell’invaso di Campolattaro, supporta la provincia sostiene le attività garantendo un equilibrio di bilancio con un contributo di oltre 400mila euro all’anno. La maggioranza propone di dare soluzione di continuità per i prossimi tre anni, anche in virtù della compatibilità economico-finanziaria in seno all’ente. 

Non passa la proposta di proroga della maggioranza, che trova il voto contrario dell’opposizione, con l’esito ancora una volta in sostanziale parità.