“Questa storia non posso lasciarla passare così” – è l’incipit di una disavventura che ha coinvolto la Redazione di Anteprima24 ed il giornalista Jonathan Checola, reo di aver messo la firma su un articolo di cronaca-politica che vedeva protagonista un rappresentante dell’istituzione politica sannita.
Non tutte le storie hanno un lieto fine. Alcune hanno un finale amaro, che non t’aspetti, sorprendente. E’ il caso di questa storia, riportata dalla nostra testata giornalistica e da un quotidiano cartaceo locale per certi versi in modo del tutto similare, ma è il finale che cambia.
Nel nostro caso, l’epilogo è per certi versi paradossale. Il rappresentante dell’istituzione politica sannita, dopo la pubblicazione dell’articolo, si è rivolto ad un giornalista della nostra testata per richiedere un contatto con il Direttore Responsabile, perché “Questa storia non posso lasciarla passare così”.
Il 4 marzo, alle ore 12:00 circa, si è tenuto il colloquio alla presenza del Direttore Responsabile, di un giornalista (non l’autore dell’articolo) e del rappresentante dell’istituzione politica sannita.
“Devo sapere da dove arriva questa notizia, altrimenti vi querelo” – è cominciato così il colloquio, proseguito poi con: “Devo sapere chi è la fonte, altrimenti vi querelo”. Un’autentica minaccia, per certi versi un ricatto: “Io devo sapere chi ha fornito quell’informazione al giornalista. Altrimenti faccio una querela contro di voi e contro una fonte ignota, così poi il giornalista sarà costretto probabilmente a rivelarla, anche per evitare sanzioni su se stesso”.
Martedì 11 marzo, alle ore 11:30 circa, il secondo incontro, stavolta alla presenza dell’autore dell’articolo e di un giornalista (lo stesso del precedente incontro) sempre presso la stessa location di casa del rappresentante dell’istituzione politica sannita.
“Io non devo fare dichiarazioni, ci dobbiamo capire e comprendere, non credo che è stata una tua iniziativa perché ti conosco. Chi è stato a comunicarti l’episodio se ne deve assumere la responsabilità. Senno a me che me ne f****, faccio la querela e poi andiamo a discutere”.
Quando il giornalista autore dell’articolo ha ribadito “la fonte non si cita, va sempre tutelata”, il rappresentante dell’istituzione politica sannita ha chiuso la discussione con un repentino: “Tu mi vieni a confermare oggi che non puoi fornirmi il nome della fonte? E allora lo diremo diversamente. Aspettati che io faccio la mia parte. Vi querelo.”
La tutela delle fonti giornalistiche è una delle pietre angolari della libertà di stampa, come risulta dalle leggi e dai codici etici in vigore in molti Stati contraenti e come ulteriormente affermato in diversi strumenti internazionali sulle libertà giornalistiche: l’assenza di tale protezione potrebbe scoraggiare le fonti giornalistiche dall’aiutare la stampa ad informare il pubblico su questioni di interesse pubblico. Di conseguenza, la stampa potrebbe essere meno in grado di svolgere il suo indispensabile ruolo di “cane da guardia” e la sua capacità di fornire informazioni accurate e affidabili potrebbe essere ridotta.