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Le carceri sono un inferno tra suicidi, eventi critici come aggressioni, risse e introduzioni illecite di droga e telefonini: ancora un suicidio nella giornata odierna di un detenuto nel carcere di Benevento. Troppi detenuti, istituti sovraffollati e pochi agenti”. Lo scrive, l’Uspp in una nota a firma del segretario regionale Ciro Auricchio
Le carceri campane sono al collasso – prosegue la nota – la Campania è la seconda regione in termini di sovraffollamento; inoltre, mancano 800 agenti di polizia penitenziaria e così pure mancano gli operatori di sostegno, quali educatori psichiatri ed assistenti sociali. Tutte queste disfunzioni ricadono sul servizio della polizia penitenziaria che spesso si trova da sola a dover fronteggiare il grave disagio di cui sono portatori i detenuti, manifestato il più delle volte con condotte etero o auto lesionistiche, fino a gesti estremi del suicidio come nel caso di specie. Gli istituti di pena sono diventati università del crimine, con piazze di spaccio e frequenti introduzioni fraudolente oltre che di droga, di telefoni cellulari”.
Continue sono le aggressioni al personale penitenziario – ricorda l’Uspp – Chiediamo l’urgente attivazione di un osservatorio sulle carceri in regione Campania per un monitoraggio costante degli Istituti di pena e la messa in essere di azioni preventive e di supporto agli Istituti al fine di scongiurare la deriva del sistema penitenziario campano”.

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