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Si complica l’iter per l’avvio dei lavori per la ‘Realizzazione degli impianti di depurazione a servizio del Comune di Benevento’. Con una nota indirizzata al Commissario Straordinario Unico, al Comune di Benevento e alla Provincia di Benevento, la Regione Campania ha sospeso l’istanza per il rilascio del parere di “Verifica di assoggettabilità alla Valutazione di Impatto Ambientale” richiedendo ben diciotto integrazioni. 

Per l’impianto previsto in contrada Scafa, in prossimità del fiume Calore, la Regione chiede degli accorgimenti essenziali da fornire in tempi brevissimi (15 giorni dalla ricezione dell’istanza9

Sul tema si è fatto sentire il Movimento “Altra Benevento è possibile” che in fase di consultazione, in data 22 febbraio 2025, ha fornito numerose osservazioni su cui la Regione chiede di fornire un riscontro puntuale. 

Tra le varie integrazioni richieste si evidenzia che ‘non risulta garantita la fascia di rispetto tra il realizzando impianto di depurazione e l’affluente del fiume Calore posto a sud dell’area d’intervento’, ed anche ‘eventuali interferenze tra le opere da realizzarsi e la falda idrica’. 

E poi ancora ‘descrivere in maniera più approfondita il processo di gestione e smaltimento dei rifiuti risultanti dal ciclo di produzione (fanghi, sabbie e grigliato) oltre a ‘considerato che il calcestruzzo è un materiale dotato di porosità e permeabilità intrinseca, approfondire tale tematica in relazione alle vasche destinate al contenimento dei reflui’. 

La Regione Campania ha evidenziato numerose carenze strutturali su un progetto, quello del depuratore, che dovrebbe rappresentare un vero e proprio passo in avanti per la città capoluogo. Resta da capire la posizione dell’amministrazione che ha puntato fortemente sull’impianto di c/da Scafa, anche se stando alle rimostranze della Regione, potrebbe rappresentare una scelta non del tutto lineare dal punto di vista dell’impatto ambientale.