E’ un recordman e specialista di promozioni nel Sannio. In giallorosso ne ha ottenute tre, contribuendo al doppio salto dalla C alla A del Benevento. Lorenzo Del Pinto fa parte di diritto del gruppo degli “immortali”, quei giocatori che hanno permesso alla Strega di uscire dall’anonimato del pallone, ergendosi a protagonista assoluta negli ultimi anni. Il centrocampista de L’Aquila, oggi in forza al Potenza, ha incrociato domenica scorsa Gaetano Auteri, il tecnico del Messina con il quale ha scritto una delle pagine più belle nel Sannio.
“È stata una bella sensazione, quando rivedi una persona con cui hai fatto qualcosa di importante fa sempre tanto piacere. È stato bello, anche se ci siamo ritrovati da avversari” – racconta Del Pinto – “A Benevento ho ottenuto tre promozioni, ma quella a cui sono più legato resta la prima, la più attesa. Si aspettava da tanto un traguardo del genere, vincere il campionato di C era l’evento atteso da una vita e mi ha fatto piacere contribuire alla soddisfazione dei beneventani”.
Un legame indissolubile, dopo le cinque stagioni e mezzo vissute in giallorosso dal calciatore classe 1990. “La rosa del Benevento è attrezzata per il vertice, poi certe annate si possono incanalare diversamente rispetto alle aspettative. La squadra, comunque, ha le carte in regola per disputare un campionato positivo, manca più di metà stagione e il finale potrebbe essere diverso rispetto al momento attuale”.
Per risalire la classifica, la società si è affidata a Fabio Cannavaro: “Mi aspettavo qualcosa del genere, conoscendo sia il presidente che il direttore sportivo. In passato c’erano già stati colpi altisonanti, basti pensare all’arrivo in panchina di Filippo Inzaghi. Cannavaro è un tecnico di spessore, spero possa fare bene con il Benevento”.
Proprio come fece “SuperPippo”, avversario domenica della Strega in una sfida tra campioni del mondo. “Inzaghi è un tecnico equilibrato, conosce perfettamente le dinamiche di uno spogliatoio, di un campionato. Non sarà facile per il Benevento, conoscendolo vorrà fare una partita di grande livello contro la sua ex squadra” – prosegue Lorenzo Del Pinto – “quando vincemmo il campionato il vero segreto fu uno spogliatoio compatto, eravamo venticinque calciatori che remavano tutti nella stessa direzione. Fondamentale fu l’appoggio e il supporto del pubblico, quando hai queste due componenti i risultati vengono da soli”.
Dovendo scegliere, però, il centrocampista non ha dubbi: “Non me ne voglia Pippo, ma spero che la Strega possa vincere a Reggio Calabria. Torno spesso con mia moglie a Benevento, soprattutto in estate, per poter salutare i tanti amici che ho lasciato sia dentro la squadra che fuori”.