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La condizione di degrado in cui si trova la pista ciclabile di Pantano è un’autentica vergogna che mortifica non solo  Benevento, ma l’intera provincia. L’assenza di una manutenzione adeguata e gli interventi eseguiti in modo approssimativo compromettono l’immagine della Città e mettono seriamente a rischio l’incolumità delle persone”, così Gerardo Giorgione, consigliere comunale di Benevento e Vice Segretario di Forza Italia. 

La situazione attuale – spiega – rappresenta un pericolo concreto per la sicurezza dei cittadini, specialmente dei bambini in bicicletta e delle famiglie, e di coloro che utilizzano la pista per correre e praticare attività fisica. Ho potuto constatare personalmente, come dimostrano le foto, che l’asfalto è stato riparato in modo del tutto inadeguato, senza rispettare nemmeno i minimi standard di sicurezza. Questo espone i runner e gli altri utenti della pista a potenziali incidenti e infortuni. È inaccettabile che un’infrastruttura destinata al benessere della cittadinanza sia gestita in maniera così superficiale. Parlo non solo come consigliere comunale di Benevento e vice Segretario di Forza Italia, ma anche come runner che conosce bene l’importanza di avere spazi sicuri e ben curati per praticare sport.

La pista ciclabile di Pantano – aggiunge – fino a qualche anno fa, era molto frequentata e apprezzata dai cittadini e dalle famiglie, rappresentando un vero e proprio fiore all’occhiello che valorizzava l’intera area. Oggi, vederla in queste condizioni è un’indecenza che dimostra l’inefficienza dell’attuale Amministrazione provinciale, guidata da Nino Lombardi. È imbarazzante che nel 2024, in una città che dovrebbe aspirare a standard europei, si debba assistere a una gestione così disastrosa delle infrastrutture.

Questa situazione  – conclude Giorgione – è il risultato di una gestione superficiale e irresponsabile di un’intera classe politica, la quale dovrebbe dimostrare lo stesso interesse per la manutenzione delle infrastrutture che dimostra invece nel conferimento degli incarichi”.