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Una seduta comunale molto frizzante questa mattina a Palazzo Mosti. Il Consiglio,  convocato in giornata semifestiva per “sanare” una “dimenticanza” dell’apparato burocratico, doveva mettere una pezza ad un errore della struttura dell’ente che non aveva inserito nella discussione del Consiglio di metà settembre una Variazione del Bilancio: ebbene la toppa è stata messa ma non sono mancati fendenti dialettici tra maggioranza e opposizione.

Gli scontri sono stati innescati da scambi casuali tra le schiere opposte. Ma le polemiche sono state aspre. La prima è nata da una battuta non gradita da parte del consigliere Antonio Picariello rivolto al suo ex collega di maggioranza Francesco Farese: “sei un medievale”, l’accusa e poi lo scontro.

Si stava discutendo della ricognizione delle partecipate e in particolare delle perdite definite importanti di Gesesa che annualmente perde nel rendicontare l’esercizio. Secondo Farese il rosso nel Bilancio della Società di Pezzapiana nei confronti della Società capogruppo Acea ammonterebbe a 12 milioni di euro, Da qui la battuta di Picariello non è piaciuta che a Farese e alla opposizione uscisse sul punto in discussione dall’Aula lasciando la maggioranza a votare il provvedimento. Le schermaglie politiche non sono finite qui.

Sui debiti fuori bilancio nuovo “round”. Stavolta è stato Giovanni De Lorenzo a far notare che su una partita di debito erano scaduti i termini e quindi occorreva sospendere il provvedimento.

È stata decisa allora un breve fermo dei lavori del Consiglio per approfondire la questione, poi il chiarimento ma anche qui polemica. La consigliera di maggioranza Marika Mignone ha gratificato dell’aggettivo “saccente” la collega d’opposizione Giovanna Megna. Nuove furenti polemiche e a nulla sono valse le doti di pompiere di Francesco De Pierro e soprattutto del presidente del Consiglio Comunale Renato Parente che avevano tentato di calmare gli animi.

Certamente la partita dei debiti fuori bilancio non convince nè l’opposizione nè la maggioranza. E proprio sull’ultima votazione, un consigliere di maggioranza, Antonio Capuano, su un debito si è astenuto. Lui poi chiarirà che è stato solo un errore. Assente in Aula Clemente Mastella, collegato da remoto, la seduta è cominciata con la revisione periodica delle partecipazioni pubbliche nell’ esercizio 2023. L’assessore Attilio Cappa ha sottolineato come Gesesa ricapitalizzerà con un fondo di accantonamento della società pari ad 1milione di euro.

Il consigliere del Pd Giovanni De Lorenzo ha sottolineato come sia per l’ Asia che Gesesa ci sia stato un aumento delle spese . “All’Asia un aumento delle spese legali per una ventina di sentenza ancora in corso”. Ma il consigliere democratico ha sottolineato: “Su Gesesa la perdita è stata rilevante: la gestione è senza programmazione in quanto non è stato individuato il gestore unico”.

Il consigliere del Gruppo Misto Francesco Farese ha attaccato: “Questo Consiglio intanto sarebbe saltato se nella conferenza in capigruppo non ci fossimo stati noi. Sarebbe saltata con 10 consiglieri e non avevate la maggioranza”.

Poi è entrato nel merito: “Gesesa nel 2023 ancora chiude con una perdita importante. La differenza tra ricavi e costi è positiva ma chiude comunque con una perdita che deriva da oneri finanziari. Sono 711.000 euro di interessi in un anno. Gesesa deve ad Acea 12milioni di euro. Nel 2023 aumentato del 30%”. Perchè questi debiti? Perché la situazione di cassa è preoccupante? Queste somme le cacceranno i cittadini beneventani”.

A rispondere per la maggioranza è stato Antonio Capuano: “Farese esprime nei suoi interventi un pieno di numeri che non ha nulla a che vedere su ciò che stiamo parlando. Farese fa allarmismo basato sul nulla”.

Il consigliere Picariello ha poi acceso gli animi: “avete un modus operandi risalente al primo medioevo il dibattito è misero”. Dopo queste parole come detto la minoranza ha abbandonato l’aula. Hanno quindi votato solo la maggioranza con 20 voti favorevoli. Si è quindi parlato della ratifica delibera di Giunta comunale su una Variazione in via d’urgenza al bilancio 2024-2026.

Farese ha nuovamente attaccato l’amministrazione: “con questa delibera l’Amministrazione decide di sottrarre 30mila euro per lavoro straordinario e la sposta sul fondo per le elevate qualificazioni invece di assegnarle a tutti i dipendenti per lo straordinario. C’è assenza di motivazione. Mi auguro ora si segue il criterio del merito e non elettorale”.

Ed ha aggiunto: “State privando la cittadinanza di servizio perché private il bilancio di somme per lo straordinario”. Capuano per la maggioranza ha risposto: “La questione tecnica sulla delibera non può essere allarmistica. Non è una decisione per carattere elettorale”.

Polemico anche il consigliere d’opposizione Vincenzo Sguera: “le lezioncine di educazione civica o comportamentali non ne accetto. Nessuno di noi ha mai detto una parola fuori posta o offese ne riceviamo invece tantissime. Anche nei comunicati stampa firmati ma non scritti dai consiglieri”. Per Picariello il fondo sullo straordinario è disciplinato dal contratto collettivo e non si può aumentare il fondo.

La delibera è passata a maggioranza con 20 voti favorevoli e 8 contrari.

Si è passati quindi alla ratifica deliberazioni di Giunta comunale. Il consigliere del Pd De Lorenzo ha sottolineato come secondo il suo giudizio la deliberà contenesse errori o voci duplicate. La delibera è passata con 20 voti favorevoli e 7 contrari.

Si è quindi passati a discutere dei debiti fuori bilancio . L’assessore Alessandro Rosa ha relazionato su un sinistro stradale occorso nel 2018 ad un assegnatario di via Saragat con la caduta di un albero e danni alla porta box auto con 1500 euro di danni oltre interessi e 698 euro per spese legali. La delibera è passata con 20 voti favorevoli e 6 contrari.

La consigliera d’opposizione del Gruppo Misto Giovanna Megna ha sottolineato: “continuiamo a registrare un atteggiamento relativo ad evitare di sperperare i soldi pubblici. Dietro queste somme non astronomiche di una gestione che grida vendetta visto che non era stato pagato nulla e non si sa perché. Sono soldi sottratti ad investimenti più urgenti come manutenzione sulle strade cittadine. Le nostre strade sono in condizioni indecenti”.

Anche Marcello Palladino di Noi Campani si è detto d’accordo: “questa partita debitoria trae origine da interessi non pagati e non si pagano spese legali”.

Farese ha quindi preso la parola : “Ricordo a ciascuno quanto avviene e riportarlo alla realtà dei fatti. Le spese legali che paghiamo sono superiori al debito che riconosciamo. L’amministrazione ci deve dire perché avviene ancora tutto questo e nessuno dice nulla sulla verifica svolta che abbiamo chiesto all’unanimità come consiglio comunale”.

Capuano prendendo la parola ha sottolineato: “Sarei ancora più incisivo, se c’è un errore del dirigente sarebbe giusto che vadano a pagare”.

La votazione è passata con  19  voti favorevoli e 4 contrari 

Gli altri due debiti fuori bilancio sono passati a maggioranza  ma con l’astensione all’ultimo punto di Antonio Capuano.