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“In esito all’incontro richiesto ed ottenuto con il Prefetto da parte dei consiglieri di opposizione, il Presidente del Consiglio Comunale, Dr. Renato Parente, ha pubblicato una sua risposta a mezzo stampa asserendo che “le rimostranze dell’opposizione sarebbero ingiustificate, considerato che dall’inizio dell’attuale consiliatura si sarebbero tenuti ben 9 consigli comunali”

Per amore di verità va, invece, chiarito, che:

le prime due sedute di consigli comunale (8 Novembre e 26 Novembre) erano “istituzionali e necessarie” poiché erano rispettivamente dedicate all’insediamento del consiglio e alla nomina dei componenti le commissioni consiliari.

Le sedute consiliari del 14 Dicembre e del 14 Febbraio sono state sedute di “question time” e cioè dedicate alla risposta degli assessori su alcune (non tutte) le interrogazioni presentate.

La seduta consiliare del 17 Dicembre (dedicata all’ approvazione dei “debiti fuori bilancio” ) venne rinviata a  quella del 27 Dicembre per una violazione del regolamento consiliare, consistente nel non avere trasmetto nel termine ivi indicato ai consiglieri comunali la documentazione relativa alle delibere da approvare nella seduta.

La seduta del 1 Marzo è stata una seduta per esprimere solidarietà al popolo ucraino.

Di fatto, quindi, le sedute di consiglio comunale nelle quali vi è stata discussione su argomenti proposti dall’Amministrazione sono state solo 2 : quella del 27 Dicembre (debiti fuori bilancio) e quella del 7 Febbraio.

A queste senza dubbio possiamo aggiungere le 2 sedute dedicate al “question time” (14 Dicembre e 14 Febbraio) nelle quali è stata, peraltro, data risposta solo ad una percentuale minima (pari a meno del 30%) delle interrogazioni presentate fino a quel momento.

A ben vedere, quindi, tutt’al più possiamo parlare di 4 sedute consiliari, e non di 9, come asserito dal Presidente del Consiglio Parente.

Sinceramente credo che quando si decide di intervenire a difesa dell’Amministrazione, o di se stessi, è necessario farlo non solo con cognizione di causa, ma soprattutto con la massima onestà intellettuale.

Cercare di “arrampicarsi agli specchi” non solo è inutile, ma è del tutto controproducente, e non fa onore a chi svolge un ruolo istituzionale importante, a garanzia del pieno esercizio delle prerogative democratiche.

Auspico, d’ora in avanti, una maggiore attenzione maggiore insieme alla necessaria lealtà istituzionale”.

Rosetta De Stasio

Consigliere Comunale “Prima Benevento”