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Qualche anno fa quando proponemmo una legge al Parlamento italiano per impegnarsi a garantire a tutti i cittadini italiani le stesse uguali risorse per la sanità pubblica, ebbene il partito di quello che viene a fare altro qua, votò contro”.

Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania in visita istituzionale a San Salvatore Telesino, non ha certo porto l’altra guancia agli attacchi sferrati a mezzo di un volantinaggio da parte del deputato forzista Francesco Maria Rubano, e ha attaccato con la usuale e proverbiale veemenza il parlamentare, restituendo pan per focaccia e peraltro con una sottile perfidia non citando mai l’avversario in palese segno di mancanza di considerazione.

Non sono mancati dunque i momenti al calor bianco durante la visita del Governatore che ufficialmente doveva presiedere l’inaugurazione di un Campo pozzi dell’Acquedotto Campano, uno dei tasselli del puzzle che sta costruendo la Regione per far fronte alla penuria d’acqua per i cittadini e nel cui contesto rientra tra l’altro la vicenda della potabilizzazione delle acque della diga di Campolattaro sul fiume Tammaro.

L’inaugurazione del Campo pozzi di San Salvatore Telesino è, dunque, secondo i protocolli ufficiali della Regione, un altro passo verso l’autonomia idrica della Regione: ma nonostante questo importantissimo obiettivo, non è certo mancata la voglia e l’occasione da parte di De Luca di lanciare frecciate al parlamentare berlusconiano. Il che, trattandosi di De Luca, lascia spazio ampio alla fantasia più sfrenata degli attacchi virulenti.

De Luca ha affermato con sarcasmo “Molti esponenti parlamentari, che non avendo nulla da fare a Roma e non avendo a che fare qui, si sono messi a fare volantini e polemiche, uno in particolare, che ha un nome che è tutto un programma”. De Luca, poi, non si è certo accontentato di questa prima scarica di bordate ed ha aggiunto: “Mi è capitato di ascoltare polemiche sul sistema sanitario e l’ospedale di Sant’Agata de’ Goti. Polemiche suscitate da chi ha dimenticato di essere al Governo nazionale da ormai 3 anni. Siamo derubati, ogni anno, da più di dieci anni, di duecento milioni di euro che potrebbero essere investiti nella sanità pubblica”.

Poi ha concluso: “Noi tempo da perdere in queste sciocchezze non ne abbiamo e cercheremo di non farlo seguendo le stupidaggini di chi pensa di farsi propaganda. Realizzare opere, cambiare un territorio, creare infrastrutture significa buttare il sangue in questo paese”.