- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti

Non poteva passare sotto silenzio e alla fine, nella consueta diretta del venerdì, il presidente De Luca ha affrontato anche il discorso relativo al Pronto Soccorso di Sant’Agata de’ Goti, oggetto delle proteste negli ultimi giorni per la chiusura serale del Pronto Soccorso.

Registriamo elementi di demagogia. Mi arriva una richiesta di incontro per la chiusura notturna del Pronto Soccorso a Sant’Agata de’ Goti. Questa cosa, concretamente, ha due strade: è un’azione demagogica, cioè una perdita di tempo, oppure bisogna chiudere il Pronto Soccorso del San Pio di Benevento. 

La dirigente dell’ospedale beneventano ha fatto una richiesta per 13 medici nei Pronto Soccorso. Abbiamo fatto un estremo tentativo con un concorso unico regionale e abbiamo recuperato una 50ina tra specialisti e specializzandi. Nessuno di questo ha accettato Benevento come destinazione. Per la disponibilità di personale, si fa fatica a stare 24 ore aperti anche a Benevento. La chiusura notturna a Sant’Agata era inevitabile”.

Sul finire, il governatore rincara la dose: “Quando si fanno iniziative del genere, si condanna a morte il cittadino. Per i casi gravi bisogna andare a Benevento che è più attrezzato. Se qualcuno vuole fare protesta e organizzare un pullman, la direzione da prendere è Roma, al Ministero e la Regione sarà in prima fila, disposta a pagare anche il mezzo di trasporto. E’ il Ministero che può incrementare il personale, raddoppiare gli stipendi e contrattualizzare gli specializzandi. Il tempo della demagogia è finito, non c’è personale neanche nei grandi ospedali”.