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E ora chi glielo dice al presidente Vigorito? In città c’è un altro ‘Gladiatore Sannita’ che risponde al nome di Vincenzo De Luca, l’uomo capace di indossare abiti diversi con la stessa leggiadria e naturalezza di una Carla Bruni qualsiasi.

Dopo Governatore, un titolo che in Italia, ad esempio, non esiste se non per parlare del ‘capo della Banca d’Italia’ mentre negli Stati Uniti sì come in altre zone del mondo, adesso gli tocca anche quello di Gladiatore. Ad averglielo affibbiato l’entourage del San Pio tra gli applausi dei presenti: “uno che si è sempre rialzato, non si è abbattuto e ha combattuto con fierezza tutte le battaglie affrontate”, così è stato detto.

Un gladiatore, appunto, ma prendere questo ruolo a Benevento profuma di ‘lesa maestà’ visto che si tratta di un ruolo che, in questa città, ha un nome e un volto ben definiti, Oreste Vigorito. 

Ma non solo Gladiatore, De Luca, ogni volta che si muove lungo le strade e le corsie del San Pio, non sappiamo se in maniera consapevole o meno, riesce ad indossare anche gli abiti cinematografici. Sembra proprio di assistere alle immagini di Guido Tersilli, l’Alberto Sordi primario della Clinica Villa Celeste convenzionata con le mutue della pellicola del ’69. Il professore cammina fiero e alle spalle un codone a seguire, spiegare o semplicemente osservare, senza mai passare avanti, al massimo arrivando fianco a fianco.

Ecco, al di là dell’importanza della giornata beneventana, perchè non va mai dimenticato che al centro c’è lo sviluppo della sanità sannita, c’è un qualcosa di cinematografico in ogni passo del De Luca presidente, qualcosa che va ad offuscare l’importanza della giornata. Come se contasse di più chi taglia il nastro invece del significato di un’azione del genere. Un taglio di nastro potrebbe farlo chiunque, ciò che resta e deve restare, è quello che si deve fare, a partire dal giorno successivo al taglio e per quelli che verranno dopo. Seguire le persone, curarle, coccolarle, farle sentire protette da personale qualificato e pronto.

Il taglio di un nastro è solo la spettacolarizzazione di un evento, ha il peso che deve avere. La realizzazione vera ci sarà a telecamere spente e forbici riposte.