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Venerdì infatti alle ore 19:00, all’Auditorium San Vittorino, arriva Pietro Condorelli, il rinomato Signore della chitarra Jazz, con il concerto intitolato Vision. Con lui suoneranno Emiliano De Luca al contrabbasso e basso elettrico e Claudio Borrelli alla batteria. Una formazione che prende il nome proprio dal progetto Vision, con cui il leader torna sulle scene dopo vent’anni e…una pandemia.

Un altro straordinario appuntamento da non perdere, dunque, questo concerto al San Vittorino, che fa parte della rassegna, curata artisticamente del Maestro Umberto Aucone, “Jazz Steps – I venerdì del Jazz”, terza costola della ricca e variegata Stagione Concertistica 2022/23 proposta in efficace cooperazione da Accademia di Santa Sofia, Università degli Studi del Sannio e Conservatorio di Benevento, sempre sotto la direzione artistica di Marcella Parziale e Filippo Zigante e con la consulenza scientifica di Marcello Rotili, Massimo Squillante e Aglaia McClintock.

Pietro Condorelli, nato nel 1962 a Milano ma di origini casertane, dopo aver ottenuto il diploma in chitarra classica e una laurea al DAMS, dal 1980 svolge attività concertistica e professionale sia in Italia sia all’estero. Collabora con importanti mostri sacri del Jazz internazionale come Lee Konitz, Paolo Fresu, Franco Cerri, Giulio Capiozzo, Gary Bartz, George Cables, Jimmy Wood, Fabrizio Bosso, Charles Tolliver, Bob Mover, segnalandosi come uno dei migliori chitarristi jazz italiani.

Nel 1988, fonda il Sonora Art Quartet insieme a Marco Sannini, Salvatore Tranchini e Ares Tavolazzi, con il quale suona negli Stati Uniti e registra l’album “Sonora”. Il Sonora Art Quartet vedrà poi nel tempo l’alternarsi di nuovi componenti tra i quali: Dario Deidda, Pietro Iodice, Maurizio Gianmarco, Massimo Urbani.

Collabora stabilmente, dal 1994 al 1996 con lo storico gruppo di jazz e progressive rock degli Area, chiave di volta del panorama musicale italiano dagli anni 70. Nel 1997 vince il referendum della critica “Top jazz” (Musica Jazz) come miglior nuovo talento.

Oltre alla carriera musicale ha al suo attivo un’intensa attività didattica. Le collaborazioni con scuole private sono numerosissime e importanti e numerosi sono i seminari e workshop organizzati con diversi chitarristi di fama internazionale come Mike Stern, Mick Goodrik, Jim Hall, insomma un bel pezzo di storia della chitarra jazz.

Nel 2011 si aggiudica la prima posizione – per la categoria “chitarra jazz” – del Jazzit Award 2011, il concorso indetto ogni anno dalla rivista musicale Jazzit.

La critica lo ha definito “eccellente chitarrista da sempre concentrato in certosino lavoro di ricerca sulle varie possibilità comunicative dell’universo chitarristico, attraverso molteplici approcci stilistici, dalla musica etnica al funk, dal jazz al rock” e poi “la sua tempra stilistica, il suo tocco mediterraneo son evidenti, così come il suo complesso vissuto esistenziale e le sue percezioni dell’humus jazzistico italiano e mondiale”.

Di sé stesso ha detto “Non mi reputo semplicemente un chitarrista, sono, piuttosto, una persona che spende il suo tempo a tradurre in musica le sue emozioni”.

È attualmente titolare della cattedra di jazz presso il Conservatorio San Pietro a Majella di Napoli.

Questi gli album pubblicati: Guitar Style Journey’ (1996), On my browser (1998), Quasimodo (2000), Easy (2005), Wild cats difficult to Bo… ed altre storie (2010), Jazz, Ideas & Songs [DVD] (2017).

L’ingresso al concerto è gratuito e si consiglia la prenotazione.