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Questa mattina, il Segretario del Sindacato Segretario nazionale CUB Marcelo Amendola  ha raggiunto il sito industriale in dismissione della Hanon System nell’area produttiva del comune di Benevento di contrada Olivola per portare la solidarietà ai lavoratori in lotta per la conservazione dei propri posti di lavoro. La visita di Amendola avviene all’indomani della forte giornata vissuta dai lavoratori in vertenza che hanno ricevuto la visita e la presenza dell’Arcivescovo di Benevento mons. Felice Accrocca per esprimere la propria solidarietà e quella della Chiesa beneventana. Il Segretario Amendola ha a sua volta voluto rimarcare come occorre tenere alta l’attenzione da parte dei media sulla lotta dei lavoratori affinché la politica non dimentichi quanto sta avvenendo a contrada Olivola dove sta per essere chiuso dalla proprietà sudcoreana un importante polo produttivo. Amendola ha espresso il timore che i rappresentanti delle istituzioni e dei partiti che nei giorni scorsi si sono fatti vedere a contrada Olivola ed abbiano poi promosso una seduta “aperta” del Consiglio Comunale abbiano già dimenticato il dramma che si sta vivendo alle porte della città. “E’ probabile che in altri posti in Italia la perdita di 65 posti di lavoro possa essere poca cosa; ma qui a Benevento una vicenda del genere è dirompente ed intollerabile. La struttura produttiva locale non può rinunciare così facilmente all’apporto di questa azienda. La politica deve dare risposte concrete e le deve dare subito“, ha commentato Amendola.

Il segretario ha sottolineato: “E’ una situazione molto critica in un territorio già abbandonato a se stesso dal punto di vista industriale. La cassa integrazione non può essere la soluzione. Servono soluzioni durature”. Il segretario ha poi attaccato: “Vedo solidarietà di tanti, ma forti prese di posizione non se ne vedono. Questo stabilimento non può chiudere”.

Amendola è molto scettico sulla proroga della cassa integrazione: “Può essere una soluzione d’emergenza. Ma non deve essere presa d’esempio ed espandersi a macchia d’olio. E’ uno stabilimento che va salvato. Questo era uno stabilimento all’avanguardia. Questa vertenza non può morire nel dimenticatoio e non può essere fatta solo campagna elettorale. Bisogna ascoltare i lavoratori e pensare  ad un rilancio per lo stabilimento”.