Benevento – Sala piena per il convegno organizzato dal Csv Irpinia Sannio. Presentato il progetto ‘Irpinia Sannio, Terre di volontari ed emozioni’, presso la sala convegni del Cesvolab.
Il focus di questa progettazione e’ legato ai giovani con l’obiettivo di formarli anche in luoghi nei quali non ci si aspetta possa accadere con l’idea di risolvere problemi di integrazione sociale e visione del futuro piu’ rosea.
“La nascita di questo progetto – ha iniziato Maria Cristina Aceto, direttrice del CSV – e’ frutto della passione dei volontari che dobbiamo ringraziamo. Siamo riusciti a superare anche i confini territoriali. Il volontariato dimostra che conta rispondere al bisogno, dimostrando buona volontà affrontando il discorso sull’apprendimento in una dimensione diversa. Il Csv ha avuto il merito di supportare questa idea attraverso l’ampliamento di una rete già esistente, anche se frammentata in varie componenti. Certo, spesso il volontariato e’ lasciato da solo ma si riesce comunque ad affrontare le situazioni con grande entusiasmo. Leggere un bando non e’ mai cosa semplice ma quando arriva e’ sempre una cosa positiva”.
Per questo progetto e’ stato scelto un simbolo che e’ significativo, rappresenta un abbraccio tra le due realtà, il Sannio e l’Irpinia, ma anche un abbraccio che ricorda tutti gli attori in campo per la realizzazione del progetto. I comuni coinvolti sono: Ponte, Paupisi, Pago Veiano, Torrecuso, Rotondi e Montesarchio, per il Sannio, Lacedonia, Greci, Montaguto, Savignano Irpino e Cervinara per l’Irpinia.
“Vogliamo che i giovani siano i protagonisti attivi – ha commentato Sergio Damiani, presidente Operatori di Pace Odv, capofila dell’ATS del progetto. E l’idea e’ di creare una comunità che diventa educante. Vogliamo supportare i minori attraverso un’educazione diffusa ma siamo attenti alle esigenze di una fascia d’eta’ molto ampia e che coinvolge quasi 600 destinatari indiretti”.
Con Marco Giulio Cesare Di Maio, responsabile “Altri Enti del Terzo Settore” del RUNTS – Regione Campania, si entra nel pratico e cioè nel nuovo rapporto tra Pubblica amministrazione ed enti del Terzo settore.
“La sentenza 131/2020 segna un nuovo paradigma. Non esistono parti contrapposte ma ci troviamo di fronte ad accordi di collaborazione. Poi esiste il problema delle convenzioni, cose che non tutti possono sottoscrivere. Per la Corte Costituzionale, quindi, si deve guardare al partner e non al tipo di contratto ed ecco che da questo emerge che la valutazione e’ figlia dell’analisi caso per caso”.
Attore attivo la Regione Campania che ha abbracciato pienamente questo progetto.
“Ho visto la progettualità e il tema – parla l’assessore regionale Lucia Fortini – e li ho trovati molto interessanti. In casi come questi mi accorgo di quanti danni facciano gli adulti, anche in maniera indiretta, quando parlano ai bambini. Si dicono cose che assumono una forma differente nella mente dei piu’ giovani, ma noi dobbiamo essere bravi a mandare ai bambini messaggi che siano lontani dagli stereotipi. Apprezzo anche l’idea di rete, perché chi si occupa di sociale ha nella cooperazione la sua stella polare. E di sicuro, quando si parla di progetti del genere, viene naturale pensare che dobbiamo scardinare la cultura della competizione che ci fa perdere delle opportunità. La mia presenza oggi e’ un ringraziamento al terzo settore, fatto di persone che non lavorano per lo stupendo ma perché non possono fare altro che non sia provare a migliorare la comunità”.
“Oggi – conclude Simona Rotondi,vicecoordinatrice Attività istituzionali “Con i bambini” – e’ un momento di grande felicità. Per i prossimi mesi si realizzerà un progetto che intende, in sostanza, migliorare la vita delle persone che vivono in questi territori”.