“Quando prima delle elezioni di dicembre posi il tema del malfunzionamento e delle disfunzioni della Provincia fui trattato come un marziano. Ora però quelle stesse problematiche le pongono sul tavolo tre dei cinque consiglieri provinciali di maggioranza, evidentemente le questioni erano fondate”. Lo afferma il consigliere comunale di Benevento Francesco Farese.
“La mia richiesta di aprire un confronto sul governo dell’Ente fu bollata come polemica strumentale e priva di argomentazioni politiche. La reazione al mancato rispetto del diktat elettorale sui candidati indicati fu la mia espulsione dalla maggioranza.
A distanza di soli sei mesi da quelle elezioni, tre dei cinque consiglieri provinciali di maggioranza lasciano le deleghe conferite dal Presidente, poiché non vi sarebbero le condizioni per operare. Una crisi senza precedenti che denota il caos politico totale che regna alla Rocca dei Rettori.
Avevo posto il problema dell’assenza di coinvolgimento dei consiglieri nel governo della Rocca, avevo chiesto di individuare un programma condiviso su gestione del ciclo dei rifiuti, poli culturali, energia, programmazione per le scuole, viabilità, gestione degli enti strumentali. Ritenevo che su questi temi fosse necessario affidare un mandato preciso ai consiglieri provinciali. All’epoca si pensò invece solo a mantenere gli equilibri politici, alle dimostrazioni di forza muscolare ed a punire il dissidente.
I risultati sono questi: mesi di immobilismo alla Provincia, ciclo rifiuti fermo al palo e costi di smaltimento per i cittadini alle stelle, viabilità provinciale in condizioni imbarazzanti, programmazione energetica assente, disastro sulla gestione delle scuole con la follia del piano trasferimenti sventato solo dalle proteste di alunni e docenti. L’unico elemento su cui la Provincia si è fatta notare, addirittura anche a livello nazionale, è stata la gestione dei concorsi…
La mia solidarietà ai consiglieri Capuano, Iannace e Panunzio per la scelta coraggiosa di rimettere le deleghe certificando lo stato di crisi alla Provincia ed il totale abbandono del territorio a cui hanno dovuto assistere”.
Il consigliere Farese replica infine a Pompilio Forgione: “E’ vero, è certo che la mattina sorge il sole ma dimentica un’altra certezza. Nel Sannio ogni mattina un esponente mastelliano si sveglia e rimedia qualche figura barbina. Che sia la disastrosa gestione di Sannio Acque o la condotta antisindacale al Comune o i concorsi con graduatorie ‘sbagliate’ alla Provincia o le disposizioni dirigenziali per vietare l’accesso agli uffici ai consiglieri o la società per l’impiantistica dei rifiuti prima costituita e poi ritirata o gli atti per il campo da golf completamente sballati o il lungo elenco di castronerie, insomma non conta. Ciò che conta è dimostrare quotidianamente di essere inadeguati a governare questo territorio provando a difendersi con dichiarazioni ai limiti del grottesco. I cittadini però lo hanno capito e dimostrato alle ultime elezioni quando in Provincia l’85% ed in Città il 76% degli elettori hanno votato contro la lista di Mastella. Fuori dalle coalizioni sia di centrosinistra che di centrodestra, in entrambe ospiti non graditi e non invitati, ormai i mastelliani sono un governo di minoranza”.