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Di fronte al perdurare e addirittura all’aggravarsi del disservizio idrico – scrivono i consiglieri Maurizio Bocchino, Antonella Rinaldi e Giancarlo Brunoil gruppo  consiliare “San Giorgio Protagonista” si aspettava una risposta forte e coraggiosa da parte del Sindaco Ricci. Invece, l’intervento dell’attuale maggioranza è stato quello di indirizzare all’Alto Calore Servizi una seconda diffida, dal contenuto pressoché identico alla prima, che nel frattempo non aveva prodotto alcun effetto, come da noi previsto, se non quello di fare trascorrere 30 lunghi giorni intrisi di immobilismo”.
 
“Sarebbe il casoproseguono i consiglieridi rammentare al Sindaco che ad una prima diffida, che non ha sortito l’effetto sperato, dovrebbe far seguito una veemente protesta presso le sedi amministrative opportune oppure una pronta azione legale innanzi alla Magistratura competente. Inoltrare, invece, una seconda diffida, oltre ad essere di per sé inutile, rischia di far perdere di credibilità e di autorevolezza all’Ente proponente.
 
Se il nuovo serbatoio, uno dei tasselli per la soluzione dell’emergenza idrica, non dovesse essere attivo e funzionante nel breve termine, consentendo la rendicontazione entro il primo bimestre del 2025, potrebbe diventare un costo per il nostro Comune, con la perdita del finanziamento! Questo il motivo fondamentale perché dalle parole, dopo la prima diffida, si doveva già passare ai fatti!
 
Prendiamo, dunque, atto che a distanza di alcuni mesi dall’elezioni, ad oggi non vi è stata nessuna progettualità reale e fattiva volta a ridurre le interruzioni improvvise a danno dei cittadini e delle attività commerciali”. 
 
Nessuna proposta concreta e risolutiva del problema – continuano Bocchino, Rinaldi e Bruno -, eppure in campagna elettorale di idee sembravano essercene tante.  Ma i cittadini avrebbero dovuto ricordare nelle urne quanto sia stato impalpabile nella problematica in esame l’esperienza da vice sindaco dell’Avv. Ricci, nonostante abbia ricoperto la carica di consigliere del Distretto d’Ambito Calore Irpino.
 
Tra le tante iniziative da poter intraprendere, come gruppo di minoranza, proponiamo al Sindaco di inoltrare al Presidente della Regione Campania la richiesta di attivazione della dichiarazione dello stato di emergenza regionale, come già fatto dalla Regione Sardegna, che ha stanziato appositi fondi straordinari per la gestione dell’emergenza idrica in atto. Infatti, visto il perdurare e l’aggravarsi della situazione, è necessario che ciascun Ente faccia la sua parte”.
 
Chiediamo che si costringa l’Alto Calore Servizi ad assicurare una maggiore erogazione idrica ai Comuni più grandi, che rispetto alle comunità più piccole hanno maggiori esigenze demografiche. 

Inoltre, chiediamo di verificare se il nostro Comune possa veramente giovare di una parte di quei 100 litri al secondo in più(destinati alla Puglia) ottenuti in Regione Campania dall’amministratore delegato di Alto Calore Servizi.

Soprattutto chiediamo che questa amministrazione faccia valere il suo peso politico presso gli Enti deputati allo stanziamento di fondi per la manutenzione straordinaria delle reti idriche, attesa l’alta dispersione dovuta al lento e inefficace intervento dell’Alto Calore Servizi, non sempre capace di gestire queste criticità per migliorare l’erogazione della risorsa idrica”, concludono.