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Amo Benevento e il Benevento”. Un messaggio chiaro quello lanciato questa mattina da Oreste Vigorito. Il periodo complicato per il Benevento Calcio, che ha perso la vetta del Campionato di Serie C e non vince una partita dal 5 gennaio scorso, è stato al centro delle dichiarazioni rese dal massimo dirigente del sodalizio sannita e presidente di Confindustria Oreste Vigorito a margine dell’assemblea Ance al Teatro Comunale. Vigorito  ha commentato la situazione di evidente crisi di risultati della squadra e la forte amarezza da parte dei tifosi che hanno manifestato il proprio dissenso con alcuni striscioni, molti dei quali polemici con la proprietà e i calciatori. Il massimo dirigente giallorosso ha voluto precisare: “Non dimenticherò mai che nel giro di qualche mese il nome dello stadio di contrada Santa Colomba fu intitolato a mio fratello Ciro. E’ un fatto che resta nella mia vita come può essere il battesimo. Io non mollo il Benevento”.

Poi ha aggiunto: “Se qualcuno sta facendo questo (ovvero proprio la comparsa di striscioni di contestazione, ndr) e pensa che cosi io vada via, sappia che io potrei andare via solo in presenza di qualcuno in grado di garantire al Benevento un futuro. Si andrà avanti fino alla fine insieme al Benevento Calcio, di questo potete stare tranquilli. E chi non lo vuole se ne faccia una ragione” . Infine Oreste Vigorito ha sottolineato: “Una squadra di calcio non è un’eredità, ma per averla bisogna amarla, fare le trasferte come fanno i tifosi, spendere qualche soldo in meno per le proprie attività e bisogna anche metterci tanta tanta passione. Quella io non me la sono ancora venduta, un giorno lo farò magari, ma quel giorno è molto lontano”.