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Benevento – “Se non puoi vincere, assicurati di non perdere“. Frase diventata cult nel mondo del calcio e che da ieri sera riecheggia nello spogliatoio del Benevento. L’eco delle parole di Johan Cruijff (mica l’ultimo arrivato) è giunta dirompente a sfiorare i timpani dei giallorossi al termine della gara con la Cremonese. Una sfida che i grigiorossi avrebbero meritato di portare a casa e finiti, invece, per sbattere il grugno contro il muro eretto da Alberto Paleari. Il portiere di Giussano si è riscattato alla grande dopo l’errore commesso in occasione del pareggio di Baez, permettendo ai suoi di portare a casa un pareggio importante sotto tanti punti di vista.

Prima di tutto, il Benevento ha allungato a quattro la striscia di risultati positivi e durante un vero e proprio tour de force non è aspetto da sottovalutare. E se è vero che oggi Lecce, Pisa e Monza ne potrebbero approfittare, il punto ottenuto contro la formazione di Fabio Pecchia permette a Letizia e compagni di rimanere in corsa per la promozione diretta. Molto dipenderà dai prossimi impegni, frase all’apparenza scontata e banale. Cosenza e Crotone saranno due sfide dal coefficiente di difficoltà abbordabile e potrebbero consentire alla Strega di presentarsi nelle condizioni migliori al vero crocevia della stagione: la doppia trasferta di Brescia e Frosinone.

In Lombardia e in Ciociaria, il Benevento si giocherà il suo destino prima dell’ultima sosta stagionale, quando sapremo se l’Italia ci sarà o meno al mondiale del Qatar. Alla ripresa del campionato il quadro sarà più chiaro, così come saranno chiari gli obiettivi da perseguire nel rush finale che proporrà sette partite e un totale di 21 punti.

Arrivarci nella miglior posizione di classifica possibile è l’obiettivo da perseguire nelle prossime giornate, sfruttando un’arma nuova e inaspettata dopo la baraonda di gennaio. Nel secondo tempo della sfida con la Cremonese, infatti, la “FoLa” ha dato confortanti segnali di crescita. L’intesa tra Forte e Lapadula è possibile, a patto logicamente di trovare gli equilibri essenziali sottolineati dallo stesso Caserta e di qualche rinuncia necessaria per poter cambiare modulo. Nel frattempo, i due attaccanti si sono mossi bene, non hanno impensierito come ci si aspettava Carnesecchi, ma hanno messo in apprensione Bianchetti e Okoli che avevano preso le misure allo “Squalo“. L’ex Venezia è venuto incontro, ha battagliato sulle palle alte e ha provato a innescare il compagno di reparto, più dedito ad attaccare la profondità, partendo in verticale verso la porta avversaria e cercando di battere soprattutto la zona del già ammonito Okoli.

Il pari, insomma, non è da imputare a un attacco ancora in fase embrionale. I problemi, semmai, sono sorti in altre zone, specie a centrocampo dove il Benevento ha scoperto che anche Acampora è umano. Per distacco il migliore del reparto da diversi mesi a questa parte, il partenopeo è andato in riserva e con lui ci è finita tutta la squadra. Un calo fisiologico e naturale, considerando i carichi a cui sono sottoposti i calciatori cadetti in questo intenso periodo. Adesso bisognerà recuperare in fretta le energie e tornare a lavorare, lo impone un calendario che domenica vedrà la Strega di scena al “San Vito-Marulla” di Cosenza. Del resto “in ogni allenamento devi andare oltre quello che sul momento ti sembra il tuo limite“, giusto per citare ancora una volta Johan Cruijff.