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Si apre con un’altra delusione il 2023 del Benevento. La Strega riesce nell’impresa di regalare, tra andata e ritorno, quattro punti al Cosenza sui diciotto conquistati dal fanalino di coda del campionato.
Finisce in parità la gara del “San Vito-Marulla“, con i giallorossi che si fanno recuperare a un minuto dal novantesimo. Decisive due palle inattive nell’arco di una gara non bella, avara di emozioni e che la formazione di Cannavaro avrebbe anche meritato di vincere, più che per demeriti altrui che per meriti propri. Il torto dei sanniti, infatti, è stato quello di voler campare di rendita dopo il calcio di rigore concesso per un evidente fallo di mano di Martino e trasformato da Ciano. Una squadra al quale continua a mancare il killer instinct, capace di metterci voglia ed energia solo dopo aver incassato il pareggio, accontentandosi invece di vivacchiare per tutto l’arco della contesa.
Un risultato che non si può certamente giustificare solo con le assenze, alla luce anche del ritiro romano voluto dallo staff tecnico. Senza mezzo centrocampo e con un Forte tenuto in panchina per le voci di mercato (gettato nella mischia per disperazione al 93′), la formazione di Cannavaro aveva i mezzi per strappare un risultato importante sul campo di una squadra che non se la passava certamente meglio. Reduce da tre sconfitte consecutive, il Cosenza si presentava all’incontro in un clima infuocato, con gli ultras che hanno disertato la Curva Sud perché in contrasto con la gestione societaria.
Una situazione che il Benevento non è stato in grado di sfruttare, nonostante una sfida messa in discesa dal rigore di Ciano. L’undici di Viali non ha mai dato l’impressione di potersi rendere pericoloso dalle parti di Paleari, centrando solo un palo per puro caso con un traversone sbagliato di Martino. Eppure al fotofinish, un indisturbato Vaisanen ha potuto sfruttare l’immobilismo della difesa giallorossa su un calcio d’angolo, facendo festa tra le statuine oggi in maglia nera. Il finale di gara non fa altro che aumentare rabbia e rammarico, acuendo la sensazione di aver gettato al vento l’ennesima occasione. Tre punti che avrebbero fatto bene ad umore, morale e soprattutto classifica, in vista anche di un calendario che adesso metterà la Strega davanti alle sfide con Genoa e Frosinone.

Cosenza-Benevento 1-1

Reti: 30’pt Ciano (rig.), 44’st Vaisanen

Cosenza (4-4-2): 1 Micai; 3 Rispoli (32’st 72 Cortinovis), 15 Vaisanen, 13 Meroni, 27 Martino (11’st 33 La Vardera); 34 Florenzi, 42 Voca, 4 Brescianini (11’st 18 Merola), 7 Kornvig (25’st 10 D’Urso); 20 Nasti, 9 Larrivey (32’st 40 Zilli). A disp.: 12 Lai, 77 Marson, 5 Rigione, 11 Brignola, 23 Venturi, 67 Prestianni. All.: William Viali

Benevento (4-3-2-1): 21 Paleari; 2 El Kaouakibi, 15 Glik, 55 Veseli, 18 Foulon; 80 Koutsoupias (36’st 6 Kubica), 27 Schiattarella, 7 Karic (48’st 88 Forte); 28 Ciano (36’st 10 Farias), 16 Improta; 20 La Gumina (25’st 25 Simy). A disp.: 12 Manfredini, 14 Thiam Pape, 17 Agnello, 30 Basit, 36 Perlingieri, 58 Pastina, 79 Sanogo, 96 Capellini. All.: Fabio Cannavaro

Arbitro: Giacomo Camplone di Pescara

Assistenti: Valerio Colarossi di Roma 2 e Mattia Politi di Lecce

IV ufficiale: Claudio Petrella di Viterbo

Var (AVar): Valerio Marini di Roma 1 (Vito Mastrodonato di Molfetta)

Ammoniti: Nasti, Meroni, Voca, La Vardera per il Cosenza, Foulon per il Benevento

Note – Recupero: 2’pt, 4’st. Spettatori: 3.451 (di cui 131 ospiti). Angolo 8-7 per il Benevento. Angoli: 3-3