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Serata del Bct all’insegna dello spasso in piazza Federico Torre: il protagonista è stato un divertentissimo Gabriele Corsi, volto della fortunata trasmissione ‘Don’t forget the lyrics’ sul Nove, intervistato dall’altrettanto simpatico giornalista Alessio Viola. Lo showman romano, dopo aver cantato a sorpresa con il sosia di Antonello Venditti una bella versione di “Notte Prima degli Esami”, canzone cult e quanto mai adatta al periodo, visto che sono in pieno svolgimento gli esami di maturità, ha quindi rotto gli indugi ed è con naturalezza sceso dal palco per interagire con il pubblico e quindi lasciarsi andare all’affetto dei presenti. E pensare che durante l’intervista aveva ammesso con Viola: “Feci un provino da animatore e fui respinto. Mi dissero che non sapevo intrattenere”. La serata a piazza Federico Torre ha puntualmente confermato il contrario. Il conduttore televisivo e radiofonico, comico ed attore, componente del Trio Medusa, ha sottolineato come abbia iniziato a fare gavetta nei teatri e che il proprio esordio televisivo avvenne nella mitica fiction il “Maresciallo Rocca” nel 1996, accanto all’ancora più mitologico Gigi Proietti.

Mi venne a sentire nei teatri semi-deserti una produttrice che mi propose questa avventura. Io ero scettico. Mi dissero: ti diamo 800 mila lire a posa, non capiìì e stavo per rifiutare”. E poi ha continuato: “Gigi Proietti mi emoziona ancora oggi. Mi ripeteva: se incontri qualcuno che non sa ridere scappa”. Ma Corsi va comunque fiero che la sua carriera lo abbia visto per 23 anni conduttore radiofonico con Radio Deejay, teatro dell’esplosione con Il Trio  Medusa. Altra cosa di cui Corsi va assolutamente fiero è che nel 2021 è diventato Ambasciatore Unicef: “Non ho mai apprezzato le ingiustizie. Per me non esistono bambini di serie A e di serie B. Sono figli nostri. Sono stato in Etiopia e ho potuto constatare che non hanno nemmeno un giocattolo. È un ingiustizia”. Poi ha raccontato di quando, iscritto all’Accademia Silvio D’Amico, celebre fucina di attori, visse una amara vicenda: “Venni espulso per insubordinazione. Ebbi un acceso diverbio con un professore; ma è stata una fortuna, perché da lì incominciai la vera gavetta”.