Tempo di lettura: 3 minuti

Di seguito la nota di Gabriele Corona che riceviamo e pubblichiamo integralmente:

“Commentando l’ultimo scontro mortale sulla strada statale da Benevento a Caianello, Mastella ritiene, come tutti, che debbono essere fatti lavori di manutenzione e messa in sicurezza, ma ha aggiunto che chiederà al Prefetto di disabilitare gli autovelox perché gli automobilisti “poveri cristi” sono costretti a pagare troppo multe.

Mastella però, non è un “povero cristo” e infatti le 30 sanzioni per eccesso di velocità dell’auto di rappresentanza del Comune di Benevento non le ha pagate.

Ha sempre fatto ricorso e dichiarato che il poliziotto di scorta che lo accompagnava, verificato che c’erano rallentamenti aveva chiesto all’autista di accelerare e superare i limiti di velocità per la sua incolumità.

Stupisce la dichiarazione attribuita ai poliziotti perché su una strada tanto pericolosa bisognerebbe guidare rispettando i limiti di velocità, anche per non creare pericolo alle altre auto circolanti, piuttosto che sfrecciare per “tutelare la incolumità” del sindaco.

Clamorosi sono i ricorsi che ha presentato al Prefetto di Benevento per fare annullare le due multe ricevute la sera dell’8 giugno 2019 mentre con l’auto di servizio percorreva la Telesina.

Era sabato sera e tra le tante auto di giovani che sfrecciavano per la movida, c’era anche la Citroen del Comune di Benevento con Mastella a bordo il quale nel ricorso scrive che mentre si recava a Roma per impegni istituzionali “il conducente, su indicazione dell’operatore di P.S. a bordo, ha doverosamente superato il limite di velocità vigente, a salvaguarda della sicurezza personale del sottoscritto; difatti, il notevole rallentamento imposta nella circostanza dal traffico, sarebbe stato fonte di potenziale esposizione a pericolo”.

Quale urgentissimo “impegno istituzionale” attendeva il sindaco a Roma nella notte tra l’8 e il 9 giugno tanto da consentirgli di usare l’auto del Comune, con autista e poliziotto di scorta, a folle velocità per beccare due multe sulla stessa strada?

In realtà, quella sera l’auto del Comune di Benevento con Mastella a bordo NON è andata a Roma ma evidentemente il Prefetto non lo sapeva quando ha cancellato le due multe.  

Sempre al Prefetto vorremmo porre un altro interrogativo (in attesa che si decidano farlo i parlamentari e i consiglieri di opposizione): perché Mastella in alcune occasioni non è accompagnato dal poliziotto di scorta?

Dal 2016 gli è stata assegnata una “tutela” per minacce ricevute ma l’agente armato lo dovrebbe accompagnare sempre in luoghi aperti al pubblico, anche quando usa auto private.

Ci risulta, invece, che in alcune occasioni Mastella ha frequentati luoghi aperti al pubblico senza la scorta. Come mai?

Si spaventa se ci sono rallentamenti sulla strada e quindi supera i limiti di velocità, anche per la Movida del sabato sera, ma poi va in giro accompagnato da un fedele consigliere, senza scorta.

Se non si sente più in pericolo può rinunciare alla “tutela” dell’uomo armato pagata con i soldi dei contribuenti”.

Gabriele Corona, movimento politico “Altra Benevento è possibile