Tempo di lettura: 3 minuti

Che sia stato il vero mattatore tv della settimana in zona Quirinale è un dato di fatto. Mastella ha ‘bazzicato’ nel cuore di Roma, concedendosi ai microfoni di chi voleva saperne di più sull’ingarbugliata elezione del presidente della Repubblica.
Così, non si è fatta attendere la nota prima dell’opposizione e poi di Gabriele Corona:

“Per tutta questa settimana lei si recato quotidianamente a Roma per seguire da vicino la elezione del Presidente della Repubblica, pur non essendo un elettore.

Ha frequentato i palazzi del Parlamento, per accompagnare sua moglie, perfettamente abile e non bisognosa di assistenza o tutela. In realtà lei si è dedicato soprattutto ai rapporti con la stampa per commentare il voto ma non si è mai presentato come leader di “Noi di centro” perché aveva capito che in tal caso avrebbe avuto pochissimo spazio, come accaduto ai rappresentanti di piccoli partiti.

Per la sua dipendenza incurabile da esposizione mediatica lei si è sempre presentato, purtroppo per noi, come Clemente Mastella ex parlamentare e oggi sindaco di Benevento che per conquistare visibilità ha sparato previsioni che non si sono realizzate e raccontato aneddoti ridicoli della “prima repubblica”. Si è lasciato andare a banalità (“a tavola si discute meglio di politica, il vino asciuga i contrasti”), idiozie (“è più facile per la chioccia fare l’uovo piuttosto che eleggere un presidente”) e volgarità (“faccio il viandante per non prenderlo nelle chiappe”). Di conseguenza i giornalisti e i commentatori politici l’hanno trattata come un piccolo comico, un guitto di provincia.

E’ stato uno spettacolo indecoroso che però non ha creato alcun imbarazzo a lei, ai suoi fidati collaboratori, agli assessori o ai suoi amici giornalisti locali. Infatti, nessuno le ha consigliato di smetterla e tornare a casa per occuparsi della città che, tra l’altro, le paga una indennità mensile di 4.735 euro al mese, più rimborsi spese, per fare il sindaco e non la caricatura di un opinionista politico.

Ma c’è di peggio!

Questa sua “vacanza romana” ha creato danni non solo di immagine perché lei ha usato l’auto di servizio, la Ford Mondeo, che tra leasing e manutenzione costa al Comune di Benevento quasi mille euro al mese per una media contrattuale di 3.400 chilometri mensili. Per sei giorni, da lunedì a tutt’oggi, l’auto ha viaggiato tutti i giorni da Benevento a Roma e viceversa per un totale di 3.480 chilometri, cioè ha esaurito in una settimana la previsione di percorrenza di un intero mese.

A questo deve aggiungere il costo di autostrada e poi i rimborsi per i pranzi, le trasferte e gli straordinari per gli autisti, a carico del Comune, e quelli per il poliziotto di scorta a carico del Ministero dell’Interno.  

Si tratta di costi che lei deve pagare direttamente, di tasca sua, perché non possiamo tollerare che il suo narcisismo possa creare non solo danni di immagine alla città ma anche danni economici alla comunità”.

Gabriele Corona, movimento “Altra Benevento è possibile