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“Il Sannio Quotidiano di oggi ha pubblicato una dichiarazione del sindaco Clemente Mastella il quale ci tiene a far sapere che normalmente quando va fuori città, la scorta viene garantita dalla Questura della città di arrivo, ma dal 24 al 29 gennaio, quando si è trattenuto a Roma per fare l’opinionista politico, ha utilizzato i poliziotti di Benevento perché quelli di Roma erano molto occupati.

In verità da quando gli è stata assegnata la scorta come sindaco, per i viaggi a Roma è stato sempre accompagnato da agenti di Benevento, tranne casi eccezionali, ma la sua precisazione di oggi conferma quanto da me dichiarato: per sei giorni di seguito l’auto Ford Mondeo del Comune con autista e agente di scorta, sottoposti a turni massacranti, è andata e tornata da Roma, con spese notevoli, per consentirgli di seguire da vicino e commentare alla stampa le votazioni per  il Presidente della Repubblica.

Questo non è un compito istituzionale del sindaco e quindi Mastella deve pagare di tasca le spese.

 Al Mattino del 30 gennaio ha dichiarato che i pranzi agli uomini della scorta li paga lui personalmente, ma ci sono anche i costi per carburante, autostrada, pasti, trasferte e straordinario per gli autisti.

E poi ci sono i grandi vantaggi per l’uso dell’auto del Comune dotata di lampeggiante grazie alla scorta che gli è stata assegnata nel 2016 dal Prefetto di Benevento: circolare nelle corsie preferenziali e nelle zone a traffico limitato; parcheggiare anche negli spazi riservati alle auto di servizio del Senato della Repubblica; farsi annullare le multe per eccesso di velocità.

Infatti, Mastella ha chiesto a vari Prefetti, per almeno trenta volte in cinque anni, che fossero annullate le sanzioni emesse da diverse amministrazioni comunali e anche dal Centro Nazionale Accertamento Violazioni, soprattutto per “superamento dei limiti di velocità” al fine di tutelare la sua persona.

Le motivazioni indicate nei ricorsi sono veramente clamorose e sono sempre le stesse: “il conducente, su indicazione dell’operatore  di P.S. a bordo, ha doverosamente superato il limite di velocità vigente, a salvaguarda della sicurezza personale del sottoscritto; difatti, il notevole rallentamento imposta nella circostanza dal traffico, sarebbe stato fonte di potenziale  esposizione a pericolo”. 

Incredibile ! Mastella gira tranquillamente per Roma tra capannelli di giornalisti e curiosi con l’uomo di scorta che discretamente lo segue a distanza, come è giusto fare in simili occasioni, ma quando viaggia in auto con un uomo armato al suo fianco, si sente in pericolo se ci sono rallentamenti.

Quali pericoli? Gli attacchi delle Nuove B.R. che fino a qualche anno ha comparivano solo per inviargli minacce ogni volta che bisognava rinnovargli la scorta?  

Clamoroso il caso della multa sulla statale Telesina perché l’auto alle ore 3,44 del mattino viaggiava a 115 chilometri/ora. Anche in questo caso Mastella ha fatto ricorso perché il rallentamento del traffico (alle tre di notte?) comportava pericolo.

Chissà se il Prefetto di Benevento ha accolto quel ricorso?

Chissà che dicono di tutta questa storia e della scorta a Mastella i quattro parlamentari locali del Movimento 5 Stelle, De Lucia, Ricciardi, Maglione, Ianaro e il sottosegretario Sibilia”.