A differenza di quanto accaduto a Benevento, Eugenio Corini si è regolarmente presentato in conferenza stampa alla vigilia dell’impegno di campionato. Mentre Andrea Agostinelli ha scelto, per la seconda settimana consecutiva, la via del silenzio, il tecnico del Palermo non ha disertato l’appuntamento con gli organi di informazione, presentando il match in programma domani a “La Favorita“.
Posta in palio – E’ una partita densa di significati. Riavvolgendo il nastro, è come la partita di andata, quando andammo a Benevento dopo un periodo delicato e con una classifica complicata. In quell’occasione facemmo una partita seria e ordinata. Questo è un gruppo di ragazzi seri che hanno sempre interpretato bene il loro lavoro, a volte hanno fatto bene altre meno bene. Si ripropone un’altra partita importantissima che potrebbe valere mettere in sicurezza quello che era l’obiettivo stagionale della proprietà. Ho percepito un’energia, a un certo punto, che mi ha fatto parlare di ‘sogno’ play off, sapevamo il nostro percorso e abbiamo provato ad andare oltre i nostri limiti. Nel girone di ritorno solo Genoa, SudTirol, Cagliari e Frosinone hanno perso meno di noi. Siamo il terzo migliore attacco, purtroppo siamo la diciassettesima difesa per gol subiti, abbiamo cercato di trovare un equilibrio ma fa parte del nostro percorso per capire come sviluppare il nostro futuro. Capisco la delusione, ma bisogna andare a vedere come le abbiamo perse. Questa partita significherebbe anche andare a giocarci più liberi mentalmente le ultime quattro gare e in quest’ottica ho lavorato in settimana con i ragazzi. Abbiamo analizzato alcune situazioni che possono permetterci di fare quel salto che manca, il nostro problema non sono i difensori ma il modo complessivo di difendere. Fa tutto parte di quel percorso, questo è un anno zero come lo ha definito la società, abbiamo ricostruito il tutto e abbiamo strutture non ancora adeguate a quello che vogliamo essere.
Benevento – E’ una delle tante squadre che ha un budget importante, più alto rispetto al nostro e, nonostante questo, abbiamo fatto meglio e dobbiamo andare a certificarlo domani. E’ una squadra che ha qualità, se andate a vedere la loro rosa vedrete quanti giocatori esperti ci sono in tutti i ruoli. Questo certifica quanto è stato difficile il campionato per tantissimi club. Sappiamo che hanno qualità, ci sono giocatori come Ciano e Farias che possono crearti delle difficoltà a limite dell’area. Ho visto la partita con la Reggina, hanno iniziato con un 3-5-2 con tanti giocatori offensivi, nel secondo tempo era un 4-3-3 ancora più offensivo. Hanno fatto una partita emotiva, grande intensità e hanno meritato oggettivamente il pari alla fine. Abbiamo piena consapevolezza dell’avversario e della partita, dovrà esserci sempre equilibrio, sapendo leggere dentro la partita. Il pallone in queste gare finali peserà per tutti, peserà anche per loro e noi dovremo renderlo più leggero consolidando il nostro atteggiamento, affidandoci sulle cose su cui abbiamo lavorato.
Casa – Secondo me abbiamo fatto un ottimo campionato in casa. Anche nell’ultima partita con la Ternana che abbiamo pareggiato zero a zero la squadra ha spinto fino al novantacinquesimo nonostante qualche difficoltà. Col Cosenza è stata una partita equilibrata e in serie B se ne vedono tantissimi, la classifica corta lo dimostra. Tutti i club hanno affrontato delle difficoltà, noi abbiamo affrontato le nostre che ci portano al nono posto e con una grande possibilità: vincendo consolideremo la categoria e apriremo un fronte per le ultime quattro. Totale concentrazione verso questa partita.
Condizione – Abbiamo un’identità in campo, sappiamo cosa fare con o senza la palla. Conosciamo i nostri difetti, dovremo essere bravi a portare la partita verso i nostri pregi. Abbiamo grande considerazione del Benevento e lo rispettiamo. Infortuni? Bisogna andare ad analizzare perché i calciatori sono mancati. In tema di lesioni siamo in linea con le altre stagioni, è una cosa fisiologica. Sappiamo quanto dobbiamo migliorare ma abbiamo fatto quanto andava fatto.
Di Mariano – L’ho sentito, lo hanno accompagnato il nostro medico e il nostro fisioterapista. L’intervento è andato tutto bene, è stato mandato da un luminare a livello mondiale. Il ragazzo sta bene, è carico anche se purtroppo lo abbiamo perso per questa stagione. Abbiamo provato per venti giorni a recuperarlo con una terapia conservativa ma non è andata bene.
Formazione – Ho un’idea abbastanza precisa, mi lascio qualche ora per decidere su un paio di situazioni ma la linea è abbastanza chiara su come voglio andarmi a giocare la partita dall’inizio e cambiarla, eventualmente, in corso.
Ambizioni – In queste cinque partite può succedere di tutto. La capacità è capire che l’obiettivo è il quotidiano, così si costruiscono le stagioni. Se mi sono speso nel parlare di sogno play off è perché volevo spingere la squadra a capire quali pressioni ci sono a Palermo. Questa è una squadra che ha sempre fatto prestazioni importanti, sicuramente serve approcciare in maniera differente alle partite casalinghe e, proprio per questo, abbiamo tanta voglia di vincere per spingerci più in là nelle restanti partite.
Esterni – Il modulo è molto chiaro, abbiamo ricercato continuamente un equilibrio. Penso che giochiamo con quattro giocatori prettamente offensivi. Ho detto ai ragazzi di considerare Napoli-Milan, quanto i rossoneri si siano sacrificati da un punto di vista del non possesso, facendo una partita solida. Ci piace giocare quando abbiamo la palla, ma dobbiamo capire che quando ce l’hanno gli altri dobbiamo consolidare un atteggiamento, facendo la fase difensiva. Per sviluppare qualcosa di diverso le partite erano poche.
Tifosi – Faccio un mestiere che è criticabile. Amo fare questo lavoro, amo farlo qua e darò sempre il meglio di me stesso. Devo accettare le critiche, alcune posso condividerle perché le capisco altre meno. Sono consapevole di essere in una grande società, in una grande piazza e fare questo mestiere significa reggere qualche critica. Mi fido del mio lavoro e del sostegno societario perché abbiamo ben chiaro quello che vogliamo fare.
Stulac – Nell’ultimo mese ha lavorato a Manchester, il ragazzo ha risposto dal punto di vista atletico. Mercoledì tornerà a lavorare con noi. Se tutto dovesse andare bene, potrebbe tornare a disposizione per le ultime due di campionato.
Obiettivo – Rispetto a quello che mi aveva detto la società, ritrovarmi ad aprile a tre punti dai play off mi avrebbe fatto pensare che non sarebbe stata male come cosa. La mia indole, però, mi porta a pensare di vincere sempre la prossima partita. Speravo di fare il campionato più bello possibile, con la consapevolezza di sapere cosa siamo. Abbiamo la volontà di chiudere alla grande questo campionato.
Aurelio – Sala ha giocato molto bene a Venezia, quando è entrato ha fatto bene conquistando anche il rigore che poi Tutino ha realizzato. Domani riprenderà il suo posto dal primo minuto. Aurelio pensiamo possa rientrare per la Spal.
Esclusioni ‘eccellenti’ per Agostinelli: sette assenti per la gara di Palermo