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Benevento – Numeri delle visite in aumento, un esame (la moc dexa) non troppo invasivo e liste d’attesa non più ataviche. Sono i cardini per arginare una patologia definita ‘silenziosa’. Anche al ‘San Pio’ se n’è dibattuto in un convegno di approfondimento nella giornata mondiale contro l’osteoporosi, fortemente voluto dalla direttrice generale dell’ospedale sannita, Maria Morgante

Con la numero uno del ‘San Pio’, però, si è parlato anche dei temi di grande attualità che riguardano la sanità sannita, tra questi quello dell’ospedale di Sant’Agata de’ Goti: “Confermo la programmazione del 2023 – ha sottolineato la Morgante – Oggi quell’ospedale offre diversi servizi, tra i quali medicina generale, pronto soccorso e in più abbiamo aggiunto lungodegenza e riabilitazione con 51 posti totali, nel rispetto di quanto richiestoci dalle normative in materia. Quindi c’è un rafforzamento dell’offerta. Dal 2023 valuteremo di aggiungere altro per l’anno seguente, per assecondare i fabbisogni dei cittadini.”

Sul futuro del nosocomio cittadino, la direttrice generale punta sui nuovi inserimenti: “E’ fondamentale rispettare quanto previsto Legge: implementare i posti letto, assunzioni con i concorsi delle varie specialità (ginecologica, reumatologia e senologia) e pronto soccorso con un bando, autorizzato dalla Regione Campania”.

Giornata importante anche per il presidente dell’Ordine dei Medici di Benevento, Giovanni Pietro Ianniello: “Un percorso di screening per l’osteoporosi, soprattutto per le donne, è davvero importante”. Mentre sulla questione dell’ospedale di Sant’Agata de’ Goti, Ianniello non le manda certo a dire: “Priorità dell’agenda del San Pio è garantire la salute dei cittadini, ma il direttore generale opera in difficoltà e chi subentra deve a volte ripartire da zero o sottozero rispetto all’opera di chi l’ha preceduto. La priorità è decidere cosa fare dei due presidi, impossibile avere doppioni: le proposte dei politici sono fuori dal mondo, non è possibile fare una nuova Dea di II livello oltre il San Pio, una mini Dea di II livello non è possibile. La dottoressa Morgante ha le idee chiare, i cittadini no. Certe situazioni a Sant’Agata sarebbero fattibili se ci fossero le risorse economiche che al momento sembrano mancare”.