In quest’ultimo mese molti sono stati gli incontri tenuti dal personale della Questura di Benevento con gli studenti delle scuole di ogni ordine e grado, sia nel capoluogo che nella provincia, per parlare del progetto Contro il bullismo insieme – bullo in rete – Anno scolastico 2024/2025, promosso dalla Polizia di Stato con l’intento di stimolare i più giovani a riflettere sul rispetto verso gli altri nonché sul modo più corretto di utilizzare i social network.
Durante gli incontri sono stati proiettati dei video, è stato distribuito materiale informativo e sono state mostrate alcune testimonianze per stimolare i ragazzi sull’importanza di una comunicazione tempestiva, efficace ed empatica con le vittime e il fondamentale ricorso delle stesse o di chi ha notizia alle istituzioni scolastiche ed alla Polizia di Stato. In particolare nell’ultimo incontro, tenutosi presso l’Istituto comprensivo “Bosco Lucarelli” di Benevento, i bambini della scuola primaria hanno accolto con grande entusiasmo le due funzionarie della Questura di Benevento intervenute, desiderosi di mostrare i lavori precedentemente svolti con le loro insegnanti e di interagire con la Polizia per fare tante domande ed arricchire ancor di più il loro percorso formativo sull’argomento. Nel corso di queste giornate formative i ragazzi vengono coinvolti in una partecipazione attiva anche attraverso giochi di gruppo e scambio di ruoli (bullo o vittima), assumendo a volte le vesti del bullo e altre quelle della vittima e vengono informati circa i pericoli della rete e gli strumenti di prevenzione e repressione che la normativa più recente offre nel caso si verifichino tali fenomeni.
In poco tempo il personale della Questura di Benevento ha incontrato circa 1.000 ragazzi che, opportunamente preparati sul tema dai loro insegnanti, hanno partecipato con grande attenzione dimostrando estremo interesse per questa tematica, purtroppo sempre attuale. Le richieste di incontri da parte degli istituti scolastici sono in forte aumento e questo crescente interesse delle scuole rappresenta sicuramente una sempre maggiore sensibilità rispetto a tale fenomeno.