Benevento – “Dalla spazzatura a spazio per la collettività“. È quanto porta a conoscenza la presidente Rita Velardi dell’associazione di quartiere di contrada Pantano “La voce delle donne“.
“All’ingresso della nostra contrada era stato posto un Eco punto per la raccolta differenziata dei rifiuti destinato agli abitanti della contrada di pantano e di alcune zone limitrofe. Ma spesso accadeva che venissero da ogni luogo a depositare i rifiuti e quindi più volte il nostro eco punto appariva saturo al punto che gli operatori dell’Asia dovevano fare più ritiri nella nostra zona. Da quando ci siamo costituite abbiamo portato avanti la nostra tesi: vedere quello scempio all’ingresso della contrada appariva proprio indecoroso. Inoltre, siamo venute a conoscenza che con delibera del Consiglio Comunale n.18 del 21 aprile 2016 veniva approvato l’aggiornamento del piano di protezione civile tuttora vigente che prevede l’individuazione, all’ingresso della contrada Pantano, di un’area di attesa con funzioni di protezione civile e di una struttura di sorveglianza, sempre con finalità di protezione civile, denominata “cancello”, necessaria alla gestione delle emergenze. Una destinazione quindi a tutela della collettività in caso di emergenza, dato che parliamo di una zona ad alto rischio idrogeologico, basti ricordare l’ultimo evento alluvionale dell’ottobre 2015. Tanto è vero che in quel periodo detta area fu destinata ad uso della protezione civile, vigili del fuoco, croce rossa, esercito ed altre associazioni di volontariato.
L’asia prendendo atto delle nostre motivazioni, e soprattutto della destinazione d’uso dell’area incriminata effettua a novembre 2020 lo spostamento dell’eco punto. Dopo un po’ di tempo lo spazio risultava agli occhi degli abitanti recintato con una rete , recinto installato molto probabilmente dal proprietario dello spazio. Da parte nostra abbiamo fatto di più, abbiamo ottenuto l’affidamento dell’area da parte dell’ente possessore , cioè le ferrovie. La nostra intenzione è in primis metterla a disposizione della collettività in caso di necessità, ma nel contempo di arricchirla con elementi di arredo urbano. Sarà il fiore all’occhiello della nostra contrada, una sorta di benvenuto per chi si recherà a Pantano. Sappiamo anche che qualche residente avrebbe preferito avere ancora l’eco punto o destinarlo a parcheggio ma ciò che faremo sarà solo quanto stabilito dal contratto firmato con il proprietario, cioè uno spazio destinato alla collettività e al sociale. Ritengo, infatti che l’interesse individuale non debba mai prevalere su quello più generale della collettività , soprattutto quando si parla di sicurezza. Ai posteri l’ardua sentenza“.