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“L’amministrazione è impegnata serenamente nell’attività, seria e scrupolosa, di controdeduzione alla relazione che le ispettrici della Ragioneria generale hanno depositato. Sono meravigliata che un semplice atto di ispezione tecnica che rientra nel normale binario di interlocuzione tra lo Stato e l’Ente locale sia oggetto di una strumentalizzazione politica che rischia di trasformare tutto in un’inutile gazzarra”. Così in una nota l’assessore al Bilancio Maria Carmela Serluca.

“Dal punto di vista tecnico e premesso che le risposte dobbiamo fornirle al Ministero dell’Economia e delle Finanze-Ragioneria generale dello Stato dopo i nostri approfondimenti interni, vogliamo tuttavia fornire alcuni preliminari e doverosi chiarimenti tecnici alla luce della gragnuola di accuse strumentali propinate dai gruppi d’opposizione e non solo”.

“Negli anni 2017 e 2018 l’amministrazione ha tenuto contabilità unitarie tra Organismo straordinario di liquidazione e gestione ordinaria. E’ fondamentale specificare che, de iure condicio, è rimessa alla libera determinazione dell’Ente la scelta in ordine alla modalità di gestione delle due contabilità. Anzila Corte dei Conti è orientata proprio a tenerle unite. Questo è chiaramente evidenziato nella relazione delle ispettrici della Ragioneria generale dello Stato ed è un passaggio che tutti i censori di queste ultime ore hanno omesso volutamente. In ogni caso, nell’anno 2019 l’Ente, raccogliendo diverse sollecitazioni tra cui quella dell’organo di revisione contabile, ha scelto di separare le due contabilità. Pertanto il risultato determinato negli anni 2017 e 2018 non poteva che essere quello determinato dalla gestione unica: un qualche cosa di lapalissiano. Rispetto alla questione dell’uso dell’avanzo di amministrazione nell’anno 2017, le somme, utilizzate per pagare una tassa, sono state recuperate. Non si è registrata dunque nessuna alterazione di Bilancio perché i documenti contabili dovevano essere approvati nel rispetto degli schemi previsti dalla Legge

Gli equilibri di bilancio sono stati sempre salvaguardati attraverso la conservazione dell’avanzo di amministrazione che si sarebbe generato nel 2018, come risulta proprio dai prospetti redatti dalle ispettrici.  Par condicio creditorum: nessuna violazione. Le somme che sono state pagate dal Comune, in bonis, sui residui di competenza dell’Osl sono somme riferite a fondi vincolati o soggetti a rendicontazione. Se avessimo fatto diversamente, il Comune avrebbe perso finanziamenti (a titolo esemplificativo citiamo, per tutti, il PIU Europa) arrecando quei ‘gravi e comprovati pregiudizi economici per l’Ente’, che – contemplati da una circolare del Ministero degli Interni (numero 21 del 1993) – abbiamo impedito, evitando di esporre il Comune di Benevento a danni irreversibili che altrimenti si sarebbero prodotti”. 

“Chi prefigura scenari apocalittici e conseguenze politiche sul Consiglio comunale mente sapendo di mentire, alimenta un becero allarmismo ed è soprattutto in malafede”. 

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