Ancora una volta i debiti fuori Bilancio provocano mal di pancia nella maggioranza. Il Gruppo “Noi Campani” si divide: Alboino Greco ha votato a favore per l’adozione, ma specificando di averlo fatto per senso di responsabilità nei confronti della compagine di governo e del sindaco Masrella; gli altri due Consiglieri, Marcello Palladino e Francesco Farese si sono invece astenuti per rimarcare le proprie contrarietà rispetto alla gestione di questa delicata materia.
La decisione è maturata sebbene i Consiglieri abbiano chiesto ed ottenuto un incontro di chiarimento con il Segretario Generale sulla materia, un chiarimento che evidentemente non è stato del tutto soddisfacente. Di contro il consigliere Luigi Scarinzi che nei giorni scorsi aveva annunciato le dimissioni dalla presidenza della Commissione Comunale Lavori Pubblici ha votato a favore della delibera.
E’ passata infine a maggioranza il bilancio consolidato 2022 e la costituzione del sub ambito distrettuale “Benevento Città” in materia idrica. Alla seduta con 30 consiglieri presenti, si è subito discusso del bilancio consolidato esercizio 2022. Dopo la relazione dell’assessore comunale al Bilancio Marciarmela Serluca, è intervenuta la consigliera di Civico 22 Giovanna Megna: “Noi abbiamo sempre il massimo rispetto per tutte le posizioni, ma il problema dei miasmi a Ponte Valentino avremmo dovuto averlo oggi come primo punto. Il ruolo del Consiglio comunale appare fortemente depotenziato, riprenderemo la buona abitudine di recarci dal prefetto”. Sul consolidato la Megna ha attaccato: “Gesesa ha una predita di oltre 700mila euro che ci avete detto sia a carico loro. Ci avete detto che c’era bisogno del privato ma cosa ci ha portato questa sua presenza? Una spaventosa perdita idrica delle condotte idriche”.
Contrariata Rosetta De Stasio consigliera di Prima Benevento: “Il buco maggiore è della Gesesa a cui questa amministrazione ha concesso due proroghe e non ha mai dato conto del suo operato”. Per il Pd ha parlato Marialetizia Varricchio che ha definito preoccupante la perdita della Gesesa: “Al momento non grava sui conti del Comune ma solleva interrogativi per il futuro. Si potranno affrontare le sfide successive con questa società? La mia risposta è no. Non è questa la strada da seguire”.
Il bilancio consolidato è passato con 20 voti a favore e 11 voti contrari. Si è quindi discusso di una variazione d’urgenza al bilancio di previsione 2023-2025 passata a maggioranza con 20 voti a favore e 11 contrari. I Il terzo punto all’ordine del giorno ha riguardato la Costituzione del sub ambito distrettuale “Benevento Città”. A relazionare l’assessore comunale Alessandro Rosa che ha sottolineato come ogni Ato possa essere articolato in sub ambiti e Benevento può organizzarsi autonomamente.
Il consigliere di Città Aperta Luigi Perifano ha chiesto approfondimenti sull’organizzazione del ciclo dei rifiuti: “Il Comune dovrebbe osare di più anche perché appare essere definitivamente archiviata la precedente società, la Snam. Resterà quindi la Samte società completamente pubblica? Creare dunque una alleanza forte tra Asia e Samte. Ora l’aspirazione è ancora molto timida. Quanti sub ambiti ci saranno ancora? Saranno 7 addirittura? In un territorio di 260mila abitanti, ci muoviamo in controtendenza rispetto alla logica della ottimizzazione ed abbassamento dei costi. Avremo solo una frammentazione del servizio ed una esplosione dei costi. Chiedo dunque il perché di questa timidezza e di questa omissione. Il percorso virtuoso dell’Asia non è nato oggi ma la cosa funziona sia per merito di quelli di prima che di quelli di adesso. E dunque ci sono le condizioni per impostare il discorso”.
Per la maggioranza ha parlato la consigliera di Essere Democratici, Petrone: “Questo è un atto fisiologico, approvare lo schema di convenzione nell’ottica di armonizzare e razionalizzare il ciclo dei rifiuti che fanno aprire nuove strade in questa ottica”.
Ha risposto quindi l’assessore Rosa che ha chiarito: “Non abbiamo alcuna preclusione. Quella di Perifano è una proposta intelligente e stiamo valutando la collaborazione per interagire con Samte. E’ una strada che va percorsa perché può portare vantaggio ai cittadini tutti”. La delibera è passata con 19 voti favorevoli e 11 astenuti.
Si è quindi passati a discutere del riconoscimento del debito fuori bilancio. Qui il consigliere di Noi Campani, Palladino ha chiesto e ottenuto la sospensione per chiarimenti tecnici con il segretario. La consigliera Megna ha attaccato la maggioranza: “Dovremmo solo alzare la manina. Non va bene assolutamente. Le spese legali salgono“. Poi ha attaccato: “Picariello non aveva detto che non avrebbe più votato questi debiti fuori bilancio senza una approfondita analisi? Oggi ci risiamo nuovamente a chiedere chiarimenti. Da due anni e mezzo ci diciamo sempre la stessa cosa”.
Giovanni De Lorenzo ha attaccato la maggioranza: “Non accetto di essere trattato così, le spiegazioni andavano date a tutti. La mia richiesta di accesso agli atti con risposta dopo 6 mesi in totale spregio del rispetto dei termini previsti dalla legge”. Poi la De Stasio ha attaccato il consigliere delegato al contenziosi: “Non si sa chi sia. Dovrebbe vigilare visto che fino ad oggi non ha svolto un’opera efficace. E’ una brutta abitudine che porta poi al dissesto, con debiti accumulati senza alcuna giustificazioni”.
Ha risposto quindi la consigliera con la delega al Contenzioso Marika Mignone: “Quando arrivano in consiglio i debiti bisogna votarli. Il problema e come si è arrivati a queste sentenze. Sono i vari settori che non devono generarle. La maggioranza si sta impegnando affinché ciò non avvenga”. Palladino di Noi Campani ha chiarito: “Abbiamo chiesto di sapere la genesi dei debiti. Si arriva al pignoramento quando si poteva gestire meglio. Abbiamo fatto richieste protocollate e non abbiamo mai avuto risposte se non quella inviata a tutti dal segretario generale. Siamo consiglieri e non ratificatori. Possiamo dire la nostra su questi debiti, la mia richiesta è un atto tecnico. Sosteniamo Mignone nel suo delicato ruolo ma abbiamo bisogno di risposte”. Spesso facciamo richiesta di corredarci con i documenti cosa che non abbiamo. Il Consiglio non può essere strumento di ratifica. Non voteremo ma quando il Consiglio si riunirà solo per parlare dei debiti fuori bilancio? Dopo 2 anni e mezzo di consiliatura continua l’andazzo”.
Perifano ha attaccato: “Questo è il consiglio comunale che non può essere confuso con la problematiche della maggioranza. Le sospensioni non devono servire per regolare i conti al vostro interno. Fatevele da parte ma non esponete il consiglio”. Si è quindi votati singolarmente i debiti e passati a maggioranza.