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Prolifica riunione di Giunta presso la Comunità Montana del Fortore nella giornata di ieri, preceduta da un importante incontro con le organizzazioni sindacali del comparto forestale. Presenti, in rappresentanza dell’ente montano, il presidente Zaccaria Spina, il vice Giuseppe Addabbo e l’assessore Gianfranco Mottola, il segretario generale Nicolina Romano e il responsabile del servizio Agricoltura e Foreste Pietro Giallonardo. Per i sindacati hanno partecipato la Fai – Cisl rappresentata da Alfonso Iannace, la Uila – Uil  rappresentata da Antonio De Lillo, assente giustificata la Fai – Cgil. Le sigle, al termine del vertice, si sono dette “soddisfatte del lavoro sinergico svolto con questa Giunta, alla quale va il plauso per la sensibilità verso la salvaguardia del proprio territorio nonché il benessere dei propri dipendenti a tempo determinato ai quali, nonostante le varie criticità con la Regione, è riuscita a garantire le 179 giornate di lavoro. Un risultato non scontato – hanno proseguito i rappresentanti sindacali – vista la situazione in cui versano altre Comunità Montane”.

Corposo l’ordine del giorno che ha visto aprirsi la seduta con le informazioni fornite dal presidente Spina relativamente all’andamento del  Piano forestazione 2023,  analizzato sia sul piano amministrativo, che sotto il profilo burocratico ed operativo.  

Dopo aver condiviso l’aggiornamento sullo stato dell’arte della programmazione, gli esponenti delle organizzazioni sindacali hanno relazionato in merito alla mobilitazione generale dell’intero comparto indetta a livello regionale e lo sciopero previsto per il prossimo 18 ottobre con presidio permanente sotto le sedi della Regione Campania tra Santa Lucia e il Centro Direzionale.  

Unitamente alla Giunta è stata condivisa nuovamente, a distanza di svariati mesi, la necessità di riproporre alla Regione Campania l’istanza di stabilizzazione degli OTD (Operai a Tempo Determinato) in servizio e lo sblocco del turnover. Nel dettaglio, si è deciso di reiterare quanto già deliberato quasi un anno fa sul fabbisogno occupazionale dell’ente, da cui si evince la necessità di integrare la forza lavoro che attualmente è rimasta in servizio. Dalla dettagliata relazione del RUP Pietro Giallonardo emerge, tra l’altro, che al territorio di competenza della Comunità Montana del Fortore (62000 ettari circa ricadenti su 14 comuni interni e 2 esterni), identificato come “montano svantaggiato, caratterizzato da elevato livello di desertificazione, di natura prevalentemente argillosa, con diffusi fenomeni di erosione, instabilità e frane e soggetto a vincolo idrogeologico”, mancano la bellezza di 31.332 giornate lavorative annue, di cui 7.084 andrebbero coperte con la stabilizzazione degli operai a tempo determinato (44 unità x 161 giornate) e le restanti 24.248 dovrebbero essere colmate dal turnover con 237 unità assumibili per 102 giornate.

Tra le altre cose, si è convenuto, con reciproca soddisfazione di Giunta e sindacati, di proseguire con altri step sulla strada già intrapresa, a partire dalla qualificazione e riqualificazione degli operai forestali in servizio.