Si è tenuta ieri 12 marzo 2024 presso il complesso museale della Reggia di Caserta un importante tavolo di concertazione istituzionale per la valorizzazione dell’Acquedotto Carolino che assieme alla Reggia di Caserta sono stati dichiarati beni Unesco sin dal 1997. Nata dall’intuizione del grande genio Vanvitelliano è una opera immensa, un misto di ingegneria idraulica ed artistica capace di unire circa 40 km di percorso, due province, sette Comuni, con i sui tre ponti fuori terra ed ideata per portare le fresche acque delle sorgenti del Fizzo alle falde del Taburno, sino alla collina che sovrasta il complesso monumentale della Reggia assicurando un dislivello di soli 17 metri con una pendenza di 0.5 cm circa per ogni metro di percorso.
L’incontro istituzionale voluto dal Direttore generale della Reggia Tiziana Maffei, segue iniziative analoghe tenute negli anni scorsi tra il Comune di Durazzano e la Reggia di Caserta con cui è stato stipulato un protocollo di intesa per la valorizzazione dell’Acquedotto carolino presentando dei progetti ad hoc. Durazzano infatti è attraversato dall’opera borbonica ed è anche sede del secondo ponte (ponte della Valle di Durazzano) che prelude al più conosciuto ponte della Valle di Maddaloni. Assieme ai Comuni di Valle di Maddaloni, di Caserta, di Airola, di Sant’Agata dei Goti, di Bucciano, il Comune di Durazzano, rappresentato per l’occasione dal Consigliere comunale Gino Vigliotti, ed alla presenza del Direttore e dei funzionari della Reggia tra cui il dott. Leonardo Ancona, si è discusso di pianificazione territoriale e di strategia a lungo termine anche al fine di intercettare i fondi PNRR destinati proprio alla valorizzazione del condotto progettato dal Vanvitelli e costruito sotto Carlo III di Borbone ed il figlio Ferdinando.
La proposta del Comune di Durazzano è stata quella di mettere in campo una sinergia istituzionale tra Enti locali e Reggia di Caserta, effettuare una ricognizione catastale del percorso del Condotto Carolino nei vari territori nonché garantire la manutenzione straordinaria ed ordinaria delle aree attinenti alla buffer zone. Le aree limitrofe al ponte vanno ripulite soprattutto dai rifiuti speciali accumulatisi nel tempo ed il Comune di Durazzano si è attivato più volte in tal senso dovendo superare da un lato la necessità di intervenire su aree private e dall’altro consapevole di non poter intervenire da solo nelle aree di stretta pertinenza di una opera vincolata e bene Unesco. L’intento è quello di una collaborazione stretta per superare tali difficoltà che abbini interventi di pulizia straordinaria e definitiva ad opere di manutenzione ordinaria e sistematica come le giornate ecologiche a tema in modo daottenere un risultato definitivo e duraturo di piena fruibilità dei luoghi. Molto apprezzato è stato l’accordo fatto dal Comune di Durazzano col Cai per definire percorsi naturalistici che abbiano il Ponte della Valle di Durazzano come punto nevralgico. Il Comune di Durazzano ha inoltre evidenziato che provvederà ad intervenire sull’area anche per il tramite del progetto di sistemazione idraulica del Vallone Pozzilli (intervento da oltre sei milioni di euro ormai già in fase di appalto) che consentirà anche di realizzare un percorso pedonale utilizzando l’ingegneria naturalistica che permetterà di percorrere ed ammirare la valle del Martorano che conduce proprio fino al ponte vanvitelliano in località Tagliola. Tale percorso si congiungerà a quello già realizzato in collaborazione con il Comune di Sant’Agata e di Moiano (grazie ad un finanziamento del Gal Taburno) che consentirà di completare il progetto di realizzazione di una via dell’acqua dal Martorano sino alle falde del Taburno.
Il Comune di Durazzano ha inoltre sollecitato la Reggia di Caserta, unitamente al Comune, a coinvolgere anche la Provincia di Benevento per realizzare presso il Ponte della Valle di Durazzano un’area di sosta per le vetture nell’ottica di promozione del turismo lento e culturale tenendo conto del pregio dell’opera che peraltro presenta la particolarità di uno scolmatore tecnico (torrino 28) che scarica le eccedenze idriche nel fiume Martorano verso l’Isclero. In tale ottica anche il prossimo Gustarte 2024 – kermesse il cui valore promozionale è indiscusso – avrà almeno una giornata dedicata al racconto del Ponte con escursioni guidate ed il racconto della sua storia nonché con la preparazione di pietanze tipiche dell’epoca borbonica. Insomma, ricognizione delle criticità, elaborazione di un piano strategico anche grazie ad interventi multidisciplinari rappresentano gli strumenti attraverso cui gli enti locali e la Reggia di Caserta possono concretamente valorizzare il patrimonio storico ingegneristico rappresentato dal complesso di Reggia ed Acquedotto carolino.
In questa sfida Durazzano c’è e ci sarà sicuramente.