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“Il sindaco Mastella invece di riparare alla severa condanna subita dal Comune per condotta antisindacale ha deciso di attaccare la Cgil con dichiarazioni disarmanti, avallando tutti gli atti del dirigente”.

Lo dichiara il consigliere comunale di opposizione Francesco Farese che prosegue: “Il Giudice del Lavoro ha fatto a pezzi gli atti dell’Amministrazione certificando la condotta antisindacale, un fatto particolarmente grave di cui non si ha precedente memoria. Parliamo non di un vizio di forma o di un errore, a cui ormai l’Amministrazione Mastella ci abitua quotidianamente fra campo da golf e Sannio Acque, ma di un comportamento teso a limitare la libertà sindacale, principio costituzionalmente garantito. Violazioni che hanno riguardato numerosi casi di trasferimenti di dipendenti, spostamenti di uffici, atti di programmazione del personale, attribuzione di indennità.

Dal Sindaco, ex Ministro del Lavoro, ci si aspettava una reazione istituzionalmente corretta volta a ristabilire rapporti di proficuo confronto con la Cgil. Ci si aspettavano provvedimenti verso il dirigente responsabile di tale condotta. Niente di tutto ciò, per Mastella la Cgil è solo una parte molto ideologizzata che alza lo scontro con l’Amministrazione perché sta perdendo iscritti e potere. E’ davvero questa l’idea che hanno dei sindacati e dei lavoratori che rappresentano? E’ davvero questa la concezione dei diritti dei lavoratori? Una posizione sconcertante.

Sarebbe bello credere che a determinare l’uscita scomposta sia stata solo la confusione elettorale di questi giorni. Ma, a questo punto, si deve prendere atto che il Sindaco ha deciso di assumere in pieno la responsabilità politica della condotta antisindacale.

Esprimo pertanto solidarietà e vicinanza alla Cgil ed a tutti i sindacati, ringraziandoli per il lavoro che quotidianamente svolgono per la tutela di diritti faticosamente conquistati, a tutti i lavoratori del Comune di Benevento per gli ingiusti trattamenti subiti.

Saremo sempre pronti ad ascoltarne le ragioni, a tutelarne i diritti – conclude Francesco Farese – non come dice Mastella per quanto potere hanno in quel momento, o per quale partito sostengono, ma per i valori che rappresentano”