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Il Comune ci riprova. Pubblicati oggi i bandi predisposti dal settore Patrimonio per la vendita di alcuni dei beni immobili di proprietà di palazzo Mosti. Si tratta di una manovra che necessaria per coprire il buco determinato dal dissesto dichiarato nel gennaio del 2017 e che fa seguito a quanto previsto con delibera di giunta dello scorso maggio.

Un tentativo, dunque, per fare cassa. Non il primo, per la verità. I beni messi all’asta oggi, infatti, già in passato furono oggetto di gare poi conclusesi in un nulla di fatto. Difficile prevedere se questa volta andrà a finire in maniera diversa.

Per tornare ai bandi, l’elenco comprende quattro locali commerciali di via Napoli, uno in via Paolo Diacono e i 26 alloggi del Parco Sogene di via Avellino. E ancora: l’ex Macello Comunale di contrada Margiacca, la piscina comunale di Capodimonte, gli immobili di palazzo Zoppoli (ex poste) all’angolo tra corso Garibaldi e via Traiano e quelli di palazzo Bosco Lucarelli situati tra il corso Garibaldi, Piazza Roma e Via Cocchi.

E a guardare gli importi a base d’asta, è dalla vendita da palazzo Zoppoli che il Comune conta di incassare la cifra maggiore (830mila euro per il locale che affaccia su corso Garibaldi). Superiore ai 600mila euro, poi, la quotazione dell’ex Macello (648mila) e della Piscina Comunale (680mila) mentre per l’immobile commerciale di palazzo Bosco Lucarelli su piazza Roma serviranno almeno 517mila euro.