Santa Croce del Sannio (Bn) – Larghe intese e compattezza sul territorio sono le condizioni imprescindibili su cui proseguire per la rigenerazione dei piccoli comuni delle aree montane. E’ quanto emerso dal convegno, che si è tenuto ieri mattina nell‘aula consiliare di Santa Croce del Sannio, organizzato dall’associazione Sannio Smart Land, presieduta da Antonio Di Maria, sodalizio che attua la Strategia Nazionale Aree Interne (Snai). Partendo dai finanziamenti ottenuti per il ‘Bando Borghi’ e per la valorizzazione delle filiere forestale e zootecnica, gli attori istituzionali coinvolti (comuni di Morcone, Santa Croce del Sannio, Pontelanfoldo, Morcone, Pietraroja e Circello) si sono riuniti per concordare le linee direttrici su cui proseguire la linea di azione.
Contributo autorevole è stato offerto dal presidente nazionale dell’Uncem, Marco Bussone: “Dobbiamo agire presso il Governo ed il Parlamento per avere norme differenziate, non possiamo continuare a morire di sperequazione. I piccoli comuni montani delle aree interne hanno bisogno di costruire percorsi differenti laddove servono: penso ai medici di base, agli asili nido, ai trasporti urbani. Dobbiamo recuperare gli spazi vuoti per costruire pezzi di Paese superando i campanilismi, dialogando con i capoluoghi e facendo pressioni sulla Regione affinché riempia il vuoto politico e definisca una volta per tutte il ruolo che in questa partita hanno i Gal, le Comunità montane ed i Comuni”.
Dello stesso avviso il presidente della Provincia, Nino Lombardi che ha affermato: “Le azioni del Governo devono tenere conto della sofferenza dei piccoli comuni per consentire loro di sviluppare il tessuto imprenditoriale e le proprie vocazioni. Le maggiori direttrici su cui si muove la nostra economia – agricoltura, turismo e cultura – non sono più a trazione provinciale ma regionale. Quel che accade è che il territorio non viene più ascoltato, per questo nel prosieguo di questo percorso sarà necessaria una voce corale, una forte sinergia tra istituzioni e realtà associative”.
Fondamentali per il confronto sono stati gli interventi di Antonio Zeoli, sindaco di Santa Croce del Sannio; del primo cittadino di Morcone, Luigino Ciarlo; di quello di Pontelandolfo, Gianfranco Rinaldi anche presidente della Comunità montana Tammaro Titerno; ed il contributo della consigliera provinciale di parità effettiva della Provincia di Benevento che ha offerto una panoramica sul Pnrr e sulle misure per garantire l’inclusione sociale. A concludere è stato il presidente Antonio Di Maria: “Sannio Smart Land è nata con l’idea di mettere insieme le voci di più territori per il loro sviluppo ed è questo che dobbiamo continuare a fare in un momento complicato in cui, per via di tagli scellerati, non possiamo più contare su una congrua rappresentanza politica. Con l’associazione siamo stati pionieri su molti temi perché abbiamo parlato di servizi (di teleassistenza, di taxi sociale, di diritto alla mobilità per i cittadini dei nostri Comuni e per intercettare turismo); abbiamo programmato una strategia per attirare nuove residenze. Questo ci darà accesso con più facilità ai fondi pubblici. Dovremo investire in formazione, crescita culturale, digitalizzazione per avere quei servizi che renderanno attrattivi e proficui gli investimenti privati. Abbiamo ricevuto risorse per valorizzare la filiera forestale e generare economie, e quella zootecnica con un fondo da 3,5 milioni di euro per dare unicità e riconoscibilità ai nostri prodotti. Ora abbiamo l’obbligo morale di mettere in atto tutte le azioni possibili per ricostruire i paesi e restituire il futuro ai nostri giovani qui nelle piccole, ma piene di risorse, realtà delle aree interne”.
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Larghe intese e compattezza sul territorio, convegno a Santa Croce del Sannio
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