“Un atto di prevaricazione che lede i diritti di una comunità democratica“. Eccole le prime parole di Giovanni Cacciano, segretario provinciale del Pd sannita fino a due giorni, fino a che Enrico Letta ha posto la sua firma in calce al provvedimento di commissariamento della federazione. “Un atto di prevaricazione“, ribadisce Cacciano che oggi pomeriggio ha comunque riunito, presso la sede di corso Garibaldi, la direzione ‘Dem’. “Gli organismi dirigenti – ricorda – sono stati eletti nove mesi fa in un congresso coordinato da un commissario nazionale inviato dallo stesso Letta“. E ora? “Ora leggeremo il provvedimento e capiremo dove Roma ha individuato le gravi e reiterate violazioni dello statuto, le uniche in grado di giustificare un atto grave come il commissariamento“.
Violazioni che, sottolinea Cacciano, non si possono ritrovare nell’assemblea del 7 ottobre scorso, conclusasi con la sfiducia dell’allora presidente del partito Antonella Pepe: “Quell’assemblea – nel pieno dei suoi diritti – espresse una scelta politica, condivisibile o meno ma politica. E votata all’unanimità dei presenti“.