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Benevento – “Vivere la vita come dono per noi stessi, come il Vangelo ci insegna”. L’arcivescovo metropolita di Benevento, Felice Accrocca, ha esortato i fedeli ad un inno alla vita nella solenne Commemorazione religiosa dei defunti presso la Chiesa Madre del Cimitero di Benevento.

Alla tradizionale Cerimonia abbiamo notato il  prefetto, Carlo Torlontano, il questore, Edgardo Giobbi, il comandate provinciale dell’Arma dei Carabinieri, Enrico Calandro,  il comandante della  Guardia di Finanza Eugenio Bua,  il comandante della Polizia Municipale, Fioravante Bosco , il sindaco Clemente Mastella con l’assessore Attilio Cappa, ma anche semplici cittadini e le associazioni combattentistiche e militari. 

Grande, come sempre, la partecipazione dei beneventani ai semplici riti in memoria dei propri defunti: la visita alla tomba oppure al loculo, un fiore, il ricordo della persona cara. Durante la sua omelia, mons. Acrocca, ha voluto ricordare che per i cristiani la morte deve essere considerata come un prosieguo della vita. Poi ha lanciato un messaggio di inclusione: “Dio non esclude nessuno.  Occorre viverla in maniera più. Spesso ci troviamo di fronte all’ ipocrisia. Occorre fare scelte in favore della vita. Non deve essere mai calpestata”. 

L’arcivescovo, a margine della cerimonia, ha sottolineato come occorra pensare alle persone fragili: “Avere a cuore alla sorte dei più deboli. A tante persone che non ce la fanno ad arrivare a fine mese. Questa è la priorità. Noi come Caritas siamo solo una goccia in un mare. Stiamo attuando un sistema di welfare importante, ma non possiamo bastare”. Dopo la solenne commemorazione, Accrocca ha omaggiato la tomba dei caduti della Grande Guerra.