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Archiviata non senza polemiche l’esperienza di Gaetano Auteri sulla panchina del Benevento, il futuro giallorosso ora è nelle mani di Michele Pazienza. Come cantava Battisti, se è stata o meno la scelta giusta “lo scopriremo solo vivendo”, ma qualche prima ipotesi su quello che potrebbe essere il nuovo corso della Strega può essere già fatta. Il nuovo tecnico questa mattina ha diretto una intensa seduta per conoscere ulteriormente il gruppo e valutare soprattutto a quale modulo affidarsi domenica nel debutto a Biella contro la Juventus Next Gen. Nella sua felice esperienza a Cerignola e nella meno fortunata parentesi di Avellino, l’ex centrocampista di Napoli e Juventus ha utilizzato prevalentemente il suo classico 3-5-2, ma non è affatto da escludere una virata verso il 4-3-3. In questo modo potrebbero essere raggiunti più obiettivi: esaltare la capacità di Lanini di aggredire gli spazi partendo da lontano con Lamesta sul versante opposto meno defilato sulla fascia e uno tra Manconi e Perlingieri al centro dell’attacco. Ma non solo. Perché con tre uomini in mezzo al campo, poi, ne potrebbe giovare anche la difesa, senza dubbio a quel punto più protetta, magari puntando in pianta stabile su Pinato, l’unico in grado di dare fisicità ad un reparto che negli ultimi tempi è stato spesso sovrastato dagli avversari. Nell’ipotesi di una difesa a quattro per la gara contro i bianconeri pochi dubbi sull’utilizzo di Berra e Capellini al centro con Oukhadda a destra e uno tra Viscardi e Ferrara a sinistra

In vista di domenica, fari puntati su Talia, ancora alle prese con la lombo-sciatalgia anche se le sue condizioni sono in netto miglioramento. E’ chiaro che, con poche sedute a disposizione, contro la Juventus più che mister Pazienza molto dovranno farlo i calciatori, chiamati a dare risposte importanti considerando anche che il calendario nelle prossime 5 giornate potrebbe essere un alleato della Strega. In fondo la vetta è distante solo due punti e il destino di questo torneo per il Benevento è ancora tutto da scrivere, sperando nell’effetto shock dell’arrivo del nuovo tecnico per scuotere un gruppo reduce da tre punti in quattro gare.