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Giuseppe Busia, presidente dell’Anac, l’Agenzia che si occupa della lotta alla corruzione e per la trasparenza negli atti della Pubblica Amministrazione, è intervenuto da remoto, sui “Contratti pubblici, strumento leva di crescita, strumento di innovazione, Sana concorrenza per i soggetti privati” nel corso del Seminario Sud Invest in corso al Teatro Comunale.

Al centro della sua riflessione il nuovo Codice degli appalti, rivisto di recente dal Governo Meloni dopo ripetute riscritture negli anni precedenti. Secondo il presidente il nuovo testo consente di mettere in campo processi di innovazione e di crescita nella programmazione e nella realizzazione di interventi pubblici sul territorio, ma ritiene che si poteva fare qualcosa  in più sul tema della concorrenza.   

Busia ha sottolineato: “Il nuovo codice è una leva fondamentale di sviluppo anche perché interviene nella materia della digitalizzazione e qualificazione delle stazioni appaltanti che sono sempre state afflitte da troppa lentezza burocratica che ha spesso finito con il favorire processi di corruzione. Ma le Piattaforme digitali oggi consentono verifiche immediate dei dati circa la correttezza degli affidamenti agli appaltatori e la correttezza degli stessi appaltatori e consente così di intervenire con procedure semplificate e immediate che finiscono con l’accelerare i tempi di realizzazione delle procedure stesse e quindi delle opere pubbliche. Resta il tema della garanzia della sana concorrenza tra le Imprese che serve ed è necessaria”.

Per Busia, l’Amministrazione deve investire sui funzionari per renderli sempre più preparati e capaci nel gestire i processi, occorre comunque collaborazione istituzionale per il buon funzionamento del codice: “La cultura della buona amministrazione è necessaria perchè costituisce tutta la impalcatura del Codice degli appalti”.

E’ intervenuto poi il presidente dell’Ance Mario Ferraro che ha sottolineato: “Occorre snellire e velocizzare i processi di  progettazione, sono la parte più importante per la conclusione delle opere. Ci aspettiamo un monitoraggio sia da parte nostra che dal Governo”.

Il presidente Ferraro ha quindi ribadito: “Le stazioni appaltanti possono migliorarsi e migliorarci evitando sovente di chiamare in causa il Tar”. Presente il presidente dell’Anci  Carlo Marino: “L’obiettivo è lo snellimento delle procedure, mettere in condizioni le amministrazioni locali, dare risposta alle comunità”. Infine ha concluso: “Noi amministrazioni chiediamo risorse, la transazioni digitali sono necessarie. Occorrono il capitale umano costruire la loro competenza capacità di innovare. Più vicini ai problemi dei cittadini”.