A quasi quattro anni dalla sua prima uscita, Ladro di poesia, il libro di esordio del poeta Michele Piramide, è tornato tra i 100 titoli più venduti su Amazon, confermandosi come un caso letterario che resiste nel tempo. Pubblicata in self publishing nel maggio del 2021, la raccolta aveva già conquistato il pubblico nei primi sei mesi, raggiungendo le vette delle classifiche e diventando un bestseller del settore poesia.
A stupire oggi è la tenuta del libro: Ladro di poesia è tornato stabilmente in classifica da oltre una settimana, in un momento in cui l’autore ha ampliato il proprio raggio d’azione ben oltre la scrittura. Michele Piramide, infatti, non è più solo un poeta: negli ultimi anni è diventato speaker radiofonico (con il programma Read(Y), in onda su Under Park Radio), caporedattore del magazine culturale UNDERmag, organizzatore di eventi, direttore artistico del festival Argini (a Roma e, da quest’anno, anche ad Anagni), e ideatore del Premio Nazionale “Simonetta Lamberti”.
Un’attività poliedrica che ha permesso a Piramide di diventare un vero promotore culturale, costruendo reti e spazi dove la poesia può trovare nuova vita. Questo percorso – fatto di coerenza, passione e continua sperimentazione – ha restituito attenzione anche al suo libro più intimo e autentico: Ladro di poesia, considerato da molti il suo testo più “ingenuo”, ma anche il più sincero. Ed è forse proprio questa sincerità a renderlo ancora così attuale e coinvolgente.
Nel frattempo, l’autore ha pubblicato Rime rubate (Ensemble, 2022) e V per Affiori (Affiori/Perrone, 2024), un’opera che unisce poesia e narrazione, selezionata nella prima rosa dell’anno 2025 dal gruppo editoriale Marcos y Marcos come uno dei 48 titoli più rappresentativi.
Il ritorno in classifica di Ladro di poesia è il segno che un libro, quando nasce da un’urgenza autentica, può continuare a parlare a distanza di anni. Ed è anche la conferma che la poesia – quella che non teme di mostrarsi fragile, personale, diretta – ha ancora un pubblico pronto ad ascoltarla.
