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Resta una sola alleata per il Benevento: la matematica. Solo i numeri tengono ancora aggrappata la Strega alla serie B, almeno fino alla giornata di domani. L’ennesima figuraccia, del resto, non poteva portare a un esito diverso. I giallorossi riescono nell’impresa di perdere anche sul campo del non irresistibile Cittadella, rimediando tre gol da una formazione che faceva fatica a segnare e che aveva il secondo peggior attacco della categoria.

Una retrocessione scontata per una squadra che, nella gestione Agostinelli, aveva vivacchiato in termini di risultati, nonostante qualche buona prestazione. Oggi, invece, c’è stato un deciso passo indietro anche sul rettangolo di gioco, dove il Benevento è stato incapace di creare grossi grattacapi a una formazione che non vinceva da nove turni. Eppure la Strega, nonostante un avvio complicato con Manfredini attendo prima su Magrassi e poi su Crociata, era riuscita a trovare il vantaggio. Su un angolo di Ciano, la spizzata di Veseli diventava un comodo assist da spingere in porta per Pettinari appostato sul secondo palo. La possibilità, finalmente, di gestire e provare a ripartire. Buoni propositi rimasti solo su carta, perché poi sono venuti a galla tutti i limiti di una squadra costruita male e gestita peggio. Sul cross di Donnarumma, la difesa si fa attrarre in blocco verso il centro, Farias ammira Salvi servire l’assist a Vita che può sfruttare la sciagurata uscita di Manfredini per pareggiare.

Un pari che al Benevento non servirebbe a nulla, ma nella ripresa i giallorossi non fanno niente per meritare di conquistare un successo fondamentale. Dopo un tiro dalla distanza di Salvi, deviato in angolo da Manfredini, l’unica occasione capita sul destro, largo di poco, di Farias. E’ l’ultimo acuto del brasiliano che sparisce dalla partita, come ci escono man mano tutti i suoi compagni. Manfredini è l’ultimo ad arrendersi, salvando prima su Ambrosino e poi su Antenucci. Nel finale, però, anche il portiere deve alzare bandiera bianca. Ennesima dormita dei giallorossi su un calcio d’angolo, la battuta corta del Cittadella porta al gol del sorpasso di Maistrello. Il sipario si abbassa definitivamente, la rete di Carriero rappresenta solo l’ennesima amarezza di una stagione da dimenticare.

Cittadella-Benevento 3-1

Reti: 18’st Pettinari, 28’pt Vita, 38’st Maistrello, 44’st Carriero

Cittadella (4-3-1-2): 36 Kastrati; 14 Salvi, 2 Perticone, 26 Pavan, 17 Donnarumma (1’st 98 Giraudo); 16 Vita (28’st 20 Carriero), 23 Branca, 21 Crociata; 10 Antonucci (12’st 72 Danzi); 99 Magrassi, 70 Ambrosino (21’st 32 Maistrello). A disp.: 1 Manfrin, 77 Maniero, 5 Del Fabro, 3 Felicioli, 18 Mattioli, 29 Mastrantonio, 30 Varela, 7 Embalo. All.: Edoardo Gorini

Benevento (4-3-2-1): 12 Manfredini; 55 Veseli, 33 Leverbe, 31 Tosca, 18 Foulon (28’st 3 Letizia); 16 Improta (28’st 8 Tello), 27 Schiattarella, 4 Acampora (36’pt 24 Viviani); 28 Ciano, 10 Farias; 9 Pettinari (14’st 35 Carfora). A disp.: 21 Paleari, 70 Bonagura, 2 El Kaouakibi, 7 Karic, 11 Jureskin, 80 Koutsoupias, 6 Kubica. All.: Andrea Agostinelli

Arbitro: Juan Luca Sacchi di Macerata

Assistenti: Matteo Bottegoni di Terni e Domenico Fontemurato di Roma 2

IV ufficiale: Bogdan Nicolae Sfira di Pordenone

Var (AVar): Luigi Nasca di Bari (Gianpiero Miele di Nola)

Ammoniti: Donnarumma, Carriero per il Cittadella, Foulon, Schiattarella, Ciano per il Benevento

Note – Recupero: 2’pt, 5’st. Fuorigioco: 2-0 per il Benevento. Angoli: 5-2 per il Benevento