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Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa a firma dell’Associazione Città Aperta

L’associazione Città Aperta ha deciso di condividere e sottoscrivere la petizione che tanti cittadini ed associazioni, riunitisi col nome di RAAB – Rete Ambientalisti e Animalisti Beneventani, hanno promosso durante la manifestazione contro il maltrattamento di animali lo scorso 4 marzo avanti Palazzo Paolo V. A tal fine, tramite la propria rappresentanza consiliare, interpellerà l’Amministrazione comunale per conoscere le azioni intraprese da quando la problematica, nell’estate del 2022, è diventata di dominio pubblico. Inoltre, preso atto del vigente Regolamento approvato dal Consiglio comunale nel 2015 per il benessere e tutela degli animali e la loro convivenza con i cittadini, ben fatto ma da aggiornare in base alle criticità attuali, si chiederà di integrarlo prevedendo:

– una specifica sinergia, anche sotto forma di convenzione, con un’associazione di GEZ (guardie ecozoofile) volontarie di vigilanza;

– ulteriori disposizioni in caso di maltrattamento su animali, così come per gli avvelenamenti;

– l’obbligo di relazionare semestralmente circa le attività messe in atto dall’Ente;

– attività educative e di sensibilizzazione in sinergia con gli enti scolastici, come da normativa comunale e regionale;

– l’efficientamento delle procedure tra tutti gli enti preposti in ambito eco-zoologico e investigativo, anche ampliando gli interventi dei servizi sociali nei casi di problematiche di degrado culturale, ambientale e psicologico, per facilitare l’interfaccia con la cittadinanza;

– la modifica del protocollo per l’autorizzazione dei circhi in città, come da indicazioni LAV – l’Ente morale riconosciuto dagli allora Ministeri della Salute, dell’Ambiente e dell’Istruzione – presentate in una petizione cittadina a cui hanno aderito circa una ventina di associazioni.
Per quest’ultimo punto si ricorda che nell’Unione Europea ben 23 Stati membri hanno limitato l’uso di animali nei circhi, in particolar modo “selvatici”, per motivi etici e di benessere degli animali stessi, con circa l’80% dei cittadini favorevoli alla completa abolizione.

Va quindi previsto di non concedere più spazi ai circhi con animali, ma basarsi sul talento delle persone e non sul maltrattamento, la violenza e la coercizione di esseri senzienti, fortemente diseducativi per i più giovani.